Livorno, 14 giugno 2002 - I capigruppo delle forze politiche presenti in Consiglio comunale sono convinti che il Cantiere navale di Livorno può vivere, che ce la può fare a superare questa fase difficile, anche di fronte all’ipotesi di procedura che si è aperta in queste ultime ore.
Lo hanno sostenuto questa mattina, a palazzo comunale, Mauro Penco (Ds), Gianpietro Federici (Comunisti italiani) , Bruno Tamburini (An), Massimo Bianchi (Livorno Insieme), Enrico Bianchi (Margherita), Paolo Gangemi (Rifondazione comunista), Gabriele Volpi (Verdi) e Roberto Cartei (Forza Italia).
Riuniti dal sindaco Gianfranco Lamberti per valutare insieme l’evoluzione della vicenda, i capigruppo consiliari ( presenti alla riunione anche gli assessori Alessandra Atturio e Bruno Picchi) hanno rilevato come la situazione sia certo assai grave, ma hanno anche preso atto di un quadro politico istituzionale coeso in difesa della fabbrica, e questo – hanno sottolineato- è una risorsa preziosa da sostenere e valorizzare.
Fiducia, quindi, e pieno sostegno alle azioni intraprese dal sindaco, dalla Regione, dal Governo, dalla stessa Presidenza della Repubblica .
In questo quadro sono stati anche espressi giudizi positivi sul documento Lamberti- Martini stilato subito dopo l’incontro con Telecom , di cui si condividono analisi e valutazioni e che - hanno detto – continua a matenere la sua validità.
Pur con accentuazioni diverse, quello che stamani il sindaco ed i capigruppo hanno voluto mettere in evidenza è, insomma, < che la prospettiva non è venuta meno, adesso> e che lo sforzo comune che si sta registrando < a partire da quello delle maestranze tutte, a cui va la massima solidarietà> può salvare la fabbrica-simbolo di Livorno, una realtà produttiva inserita nel settore della navalmeccanica e che con l’indotto rappresenta una grossa fetta dell’occupazione locale.
Nell’occasione, il sindaco ha informato i capigruppo della costituzione e dell’insediamento del gruppo di lavoro che affiancherà l’amministrazione comunale in questa fase.
