Siglato dal sindaco Domenici e dal sottosegretario Bosi un protocollo d'intesa per la dismissione di ex caserme

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 marzo 2002 17:50
Siglato dal sindaco Domenici e dal sottosegretario Bosi un protocollo d'intesa per la dismissione di ex caserme

Firmato stamani in Palazzo Vecchio dal sindaco Leonardo Domenici e dal sottosegretario Francesco Bosi un protocollo d'intesa fra il Comune di Firenze e il ministero della difesa, per la dismissione del patrimonio dei beni del ministero della difesa nella nostra città. In particolare si tratta dell'ex panificio militare di via Mariti, dell'ex scuola di sanità di Costa San Giorgio, dell'area di Careggi e dell'ex caserma di Monte Oliveto.

"E' interesse comune - ha detto il sindaco Domenici - arrivare a una soluzione concordata. Il protocollo d'intesa prevede un accordo per trovare risposte ideali per la futura destinazione di questi edifici, facenti parte dei beni in dismissione del ministero della difesa, che si trovano in luoghi particolarmente delicati per il contesto urbanistico e sociale della nostra città". Ministero della difesa e Comune di Firenze concordano nel definire tempi e modalità di attuazione della procedura di alienazione dei beni militari, compresa la destinazione d'uso consona a una riqualificazione urbana del territorio in cui i beni sono collocati.

Inoltre è prevista la costituzione di u gruppo di lavoro Comune-Difesa col compito di individuare e realizzare tutte le iniziative opportune per il conseguimento degli obiettivi. "Nell'ottobre scorso - ha detto l'assessore al patrimonio Tea Albini - abbiamo già acquisito, esercitando il diritto di prelazione, il poligono di tiro a segno di Valterzollina". Per l'amministrazione fiorentina la priorità fra i diversi interventi è per l'ex pastificio militare di via Mariti. "E' una struttura importante per le esigenze di un quartiere che soffre della mancanza di centri di aggregazione e di ritrovo per i cittadini - ha proseguito l'assessore Albini -.

La nostra idea è di utilizzarla per realizzare una nuova piazza, una scuola e per insediamenti abitativi". Per quanto riguarda Costa San Giorgio la situazione è più complessa, sia per la particolare ubicazione dell'edificio, di difficile accessibilità, sia per i vincoli posti dalla soprintendenza. Qualsiasi intervento sull'edificio deve garantire sia la tutela dei beni storici e artistici presenti, per i quali è necessario approfondire le indagini, sia un corretto inserimento urbanistico, che preveda l'integrazione con i parchi storici di Boboli e di Palazzo Bardini, sia un collegamento pedonale fra Forte Belvedere e Ponte Vecchio.

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