FIRENZE- Asl, Comuni, scuole e Regione: tutti in rete per migliorare la salute dei giovani, ridurre i comportamenti a rischio e promuovere stili di vita più sani. E’ questo il senso del protocollo d’intesa che è stato firmato ieri in palazzo comunale ad Empoli tra la Regione, l’Asl e i quindici comuni della zona. «L’obiettivo – spiega il vice presidente della Regione Toscana ed assessore alle politiche sociali, Angelo Passaleva – è quello di creare nuovi modelli di consultori per i giovani, integrare le risorse sanitarie e sociali a livello locale nonché trovare la giusta sinergia tra competenze diverse con un confronto tra tutte le agenzie che si occupano delle problematiche giovanili».
La rete si rivolgerà essenzialmente agli adolescenti ed il primo obiettivo è proprio quello di accrescere i canali di ascolto e di comunicazione: per questo sarà realizzato un sito internet, pronto prima dell’estate e sicuramente operativo per l’inizio del prossimo anno scolastico. Al progetto la Regione partecipa con 10.329 euro di risorse del fondo sociale che si sommano agli oltre 30 mila euro già stanziati e disponibili per l’educazione sanitaria. Oltre ad Empoli hanno firmato stamani il protocollo i comuni di Capraia e Limite, Castelfiorentino, Castelfranco di Sotto, Cerreto Guidi, Certaldo, Fucecchio, Gambassi, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Montopoli Val D’Arno, San Miniato, Santa Croce sull’Arno e Vinci.
E’ difficile pensare ai giovani come soggetti deboli. Eppure il 20-30 per cento di chi ha tra i 15 e i 30 anni fa uso di droghe sintetiche. Tra i giovani lavoratori dove scarsa era la specializzazione professionale, sette intervistati su cento (in un’indagine condotta tra Firenze e Pistoia) hanno ammesso di far uso di questi stupefacenti. E in Europa un decesso su quattro tra i giovani tra i 15 e i 29 anni – dati Cnn di Stoccolma – è legato all’alcol, causa di incidenti stradali dove muoiono ogni anno in 55 mila.
L’impegno della Regione, con questo progetto, è proprio volto a ridurre i comportamenti a rischio: partendo dalla droga, dal fumo, dall’alcol e da una corretta educazione alimentare per estendere poi il campo di azione ad una più generale profilassi.
