Le Ferite dell’Arcobaleno: in Palazzo Medici Riccardi le storie dell’infanzia oscurata

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 marzo 2002 00:20
Le Ferite dell’Arcobaleno: in Palazzo Medici Riccardi le storie dell’infanzia oscurata

Nel secondo semestre del 2001, il quadro riassuntivo dei reati a danno dei minori nella provincia fiorentina (denuncie pervenute agli uffici della Polizia di Stato) registra 52 violenze sessuali, 23 maltrattamenti in famiglia, due casi di detenzione di materiale pedopornografico, due di cessione di materiale pedopornografico, due casi di lesioni, uno di sottrazione di minori, quattro casi di sfruttamento di prostituzione minorile, tre di impiego di minori nell’accattonaggio, due di abbandono di minori, uno di riduzione in schiavitù e, infine, un’omessa denuncia all’Autorità Giudiziaria.

Sono anche queste le dolorosissime ‘ferite dell’arcobaleno’ che oscurano il sole dell’infanzia; ferite che vengono raccontate, su iniziativa del Presidente del Consiglio provinciale Eugenio Scalise, sabato 9 marzo 2002, alle ore 11, nella Sala Quattro Stagioni di Palazzo Medici Riccardi, in via Cavour 1. Per l’occasione sarà presentato ‘Le ferite dell’arcobaleno’, una pubblicazione curata per la Presidenza del Consiglio Provinciale di Firenze, da Emanuele Bartolozzi e Gabriella Picerno.

“La prima edizione era andata esaurita – ha spiegato il Presidente Eugenio Scalise - ma ora ne abbiamo resa disponibile una nuova, che credo aiuti davvero a salvaguardare quel bene prezioso che è la felicità dei bambini”. Nel libro si prendono in esame i temi della pedofilia, della violenza all’interno della famiglia, della violenza psicologica. ‘Le ferite dell’arcobaleno’, con i contributi qualificati, tra gli altri, di Mariella Primiceri, è un vero e proprio vademecum contro la pedofilia.

“La lettura del libro mi è stata davvero molto utile – continua Scalise – per conoscere piu a fondo un tema sul quale spesso si riflette sulla spinta dei fatti di cronaca dei quali, dopo pochi giorni, non ci ricordiamo più. Il libro pone il problema in modo serio e rigoroso chiamando tutti, genitori, cittadini, istituzioni, insegnanti, medici, psicologi ad assumersi la propria parte di responsabilità”. Il libro, tra gli altri argomenti, affronta anche quello della pedofilia. “Mentre leggevo il teso di Gabriella Picerno sulla pedofilia – racconta ancora Scalise, la stampa – era il 27 agosto – ripostava l’ennesima notizia sull’argomento.

Si parlava della scoperta fatta su Internet di foto di neonati stuprati nelle culle. ‘Non si erano mai visti orrori a questo livello’, commentò il sacerdote don Fortunato Di Noto”. La famiglia e la scuola sono i cardini su cui poggiare l’azione formativa per prevenire e intervenire. E’ una battaglia che, scrivono Barbara Tamborrino ed Emanuele Bartolozzi, “richiede una vera e propria strategia operativa in tutte le forze sociali”.

In evidenza