Ballerini e Martini sul circuito di Zolder

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 febbraio 2002 22:12
Ballerini e Martini sul circuito di Zolder

Zolder, lunedì 11 febbraio 2002 - Il commissario tecnico Franco Ballerini e il supervisore delle nazionali azzurre Alfredo Martini si sono recati oggi sul circuito belga che ospiterà in autunno i Mondiali di Zolder dei professionisti: 10 ottobre la cronometro, 13 ottobre la gara in linea.
Franco Ballerini, due volte vincitore della Parigi-Roubaix prima di salire sull'ammiraglia della nazionale maggiore di ciclismo conquistando la medaglia d'argento a Lisbona 2001 con Paolo Bettini, ha voluto prendere presto visione del circuito belga per capire come impostare il lavoro, che lo condurrà alla sua seconda stagione come commissario tecnico.
"Sapevamo che cosa ci aspettava - ha commentato Ballerini di ritorno da Bruxelles - e dunque non è un rientro con grandi sorprese.

Il tracciato è molto facile, pianeggiante in prevalenza, presenta un paio di strappi di 300/400 metri, l'ultimo dei quali (del 4 o 5%) a 2,700 km dalla fine, seguito da una leggera discesa, poi un falsopiano che immette dopo una curva a gomito nell'autodromo con l'arrivo a 100 metri circa. Ripeto, è un percorso molto facile che oggi abbiamo visionato in condizioni climatiche ottimali: 12° gradi, cielo coperto, un po' di vento, ma non posso illudermi che a ottobre, in Belgio, si potrà ripetere una giornata del genere.

Tutto ci sta, per carità, ma va anche messo sul conto che una giornata fredda e ventosa - alla Valkenburg per intendersi - potrà rendere un circuito, facile sulla carta, molto difficile nella realtà. Certo che per noi, forse, sarebbe stato meglio un percorso più duro a tutti gli effetti ma resta il fatto che si tratta di un Mondiale, su una distanza di 250/260 km, adatto a passisti veloci, dove contano le doti di fondo e farà la differenza un’attenta condotta di gara. Si dovrà stare molto vigili.

Certamente si penserà agli uomini giusti al momento giusto e per giusti intendo quelli che sanno giocarsi le chances in volata. Quanto alla cronometro, non c'è molto da dire: è assolutamente una crono da super specialisti. Percorso velocissimo, qualche rondò, davvero una prova da "professori" del tic tac".
Prossime tappe: "Come ho già detto – ha sottolineato il c.t. Ballerini - , mi serviva questa giornata per prendere contatto con il tracciato e con la struttura alberghiera che ci ospiterà: sono felice di poter dire che è una sicurezza essersi appoggiati all'Hotel Malpertus, gestito dai parenti di Valerio Piva: là troveremo oltre che un’ospitalità speciale, anche un'organizzazione abituata alle esigenze di una grande squadra.

Il prosieguo? Ho in animo di realizzare alcuni collegiali, il primo dopo il Giro, il secondo dopo il Tour per cominciare a lavorare con un gruppo che dovrà essere adatto alle caratteristiche di questo Mondiale di Zolder".
Alfredo Martini è dello stesso parere: "Condivido le valutazioni tecniche di Franco e credo sia giusto anticipare i tempi, come si è fatto oggi, perché non dimenticate che il lavoro di Franco, a soli 2 mesi da Lisbona, è stato quasi miracoloso. Oggi, c'è il vantaggio di una macchina che si è già messa in moto e soprattutto adesso c'è il tempo per creare il gruppo di uomini giusti.

Non è un Mondiale facile, perché questo circuito può diventare difficile non per le asperità ma per le condizioni climatiche. Franco dovrà tenere ben conto di tutto e sa già che potrà cercare i suoi uomini in azzurro attingendo anche da quei giovani, che inizierà a conoscere in questi mesi, per arrivare con una squadra ad hoc a questo Mondiale, il più facile che io abbia mai visto".

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