Obbligo formativo: al via un tutor per ragazzi dai 15 ai 18

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 febbraio 2002 18:40
Obbligo formativo: al via un tutor per ragazzi dai 15 ai 18

Firenze- Sono almeno 5000 in Toscana i ragazzi fra i 15 e i 18 anni interessati, nel 2002, all’obbligo formativo, come previsto dalla legge 144 del 1999 che indica, per chi abbandona i canali tradizionali di istruzione, la necessità di intraprendere comunque un percorso di formazione in vista dell’inserimento nel mercato del lavoro e fino al compimento dei 18 anni. La legge 144 prevede che ciascuno di questi ragazzi venga affiancato da un tutor individuale, nominato dal centro per l’impiego.

La Regione si è preparata per rendere operativa questa possibilità, con interventi di supporto alle attività delle amministrazioni provinciali che hanno la competenza nella gestione degli interventi dei centri per l’impiego.
L’asse portante degli interventi regionali si inquadra all’interno del sistema del lifelonglearnig, della formazione lungo l’arco della vita sul quale la Regione sta puntando molto e che ha inserito anche in maniera organica all’interno del piano di indirizzo per il diritto allo studio e l’educazione permanente, con uno stanziamento che, per gli anni 2001-2002 è di circa 12 miliardi.

L’assessore regionale all’istruzione, formazione e lavoro Paolo Benesperi ha ricordato che l’obbligo formativo e la sua attuazione sono fra le priorità delle politiche regionali per l’educazione. “Il piano di indirizzo che la Regione ha approvato – ricorda Benesperi – evidenzia la linea di scambio e integrazione che si pone fra scuola e formazione nell’attuazione dell’obbligo formativo e la necessità di modulare l’azione educativa su percorsi formativi integrati e fortemente personalizzati”.
Le Province toscane stanno realizzando un’anagrafe dell’obbligo formativo che consentirà di seguire i ragazzi dal compimento dei 15 anni all’affidamento al tutor e all’inserimento in percorsi di formazione o apprendistato.

Le azioni della Regione saranno collegate a tre aree di intervento: l’attivazione di Osservatori scolastici provinciali in grado di fornire ai Centri per l’impiego le informazioni necessarie ad avviare i contatti con i ragazzi da inserire nei percorsi formativi; l’avvio di una campagna di comunicazione per presentare ai ragazzi le opportunità esistenti sul territorio; il finanziamento di progetti provinciali che possano costituire un esempio di buone pratiche per l’integrazione fra formazione, educazione e lavoro.
Quanto alla nuova figura del tutor, è già previsto un iter formativo ad hoc per gli studenti della facoltà di scienze della formazione dell’Università di Firenze che prevede il raccordo con le diverse realtà provinciali per una più puntuale conoscenza delle caratteristiche dei ragazzi che non proseguono i percorsi scolastici.

“L’obiettivo che unifica e motiva gli interventi del sistema regionale – spiega l’assessore Benesperi – è mettere a disposizione di tutti i ragazzi strumenti che consentano non solo maggiori e migliori opportunità laviorative, ma anche una maggiore e migliore utilizzazione delle possibilità di apprendimento e miglioramento della qualità della vita offerte dalla società toscana”.

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