Il console britannico a Firenze Moira A. Macfarlane il 6 febbraio sarà in visita nel Chianti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 gennaio 2002 07:31
Il console britannico a Firenze Moira A. Macfarlane il 6 febbraio sarà in visita nel Chianti

L'iniziativa nasce dopo l'uscita dell'articolo "Paura e odio nel Chiantishire" sul quotidiano inglese Independent.
Venga a vedere di persona. E’ questo ciò che il presidente della Toscana Claudio Martini diceva ieri in sintesi in una lettera inviata a Simon Kelner, editor del quotidiano inglese “The Independent”, che il 4 gennaio scorso ha pubblicato un articolo di fuoco su ‘Toscana e Chianti’.
“Il primo pensiero che ho avuto nel leggere l’articolo pubblicato dal giornale che lei dirige, è stato: ma come ha fatto il signor Mark Lucas, autore del servizio, a vivere dieci anni in un territorio popolato, a sentire lui, da drogati, razzisti e assassini?”.

Martini aggiunge: “Ognuno è libero di dire quello che vuole; ma devo confessarle che sono rimasto allibito nel leggere affermazioni che sono clamorosamente contraddette dalla realtà dei fatti: il Chianti, caro direttore, è un territorio apprezzato dai turisti di tutto il mondo e in particolare dai suoi connazionali che qui arrivano in gran numero: le statistiche dicono infatti che ogni anno aumentano i cittadini inglesi che visitano il Chianti e che spesso decidono di rimanere. Del resto questa zona, forse più di altre nella nostra regione, è caratterizzata da una vocazione cosmopolita e non si contano più le case e le aziende con proprietari stranieri.

Non solo, ma nella maggioranza di queste aziende lavorano, ben inseriti, moltissimi extracomunitari”.
“Io credo – prosegue Martini - che il Chianti, dove certo non mancano problemi che sono comuni alla società del mio e del suo Paese, possa comunque essere portato ad esempio per motivi ben diversi da quelli indicati dal signor Lucas, e cioè per il paesaggio, la qualità della vita, la gastronomia, le tradizioni locali, il senso civico, l’ironia e la capacità di accoglienza che i suoi cittadini dimostrano quotidianamente.

Questi elementi appartengono anche al resto della regione e sono molto apprezzati anche da Tony Blair che, come certamente saprà, più volte ha scelto di trascorrere in Toscana i suoi periodi di vacanza”. “Non so se lei – conclude Martini - ha mai avuto l’occasione di visitare la Toscana e il Chianti. Approfitto di questa lettera per invitarla personalmente a passare qualche giorno da noi per toccare con mano la realtà; sono sicuro che poi la riporterà ai suoi lettori in termini differenti rispetto a quelli letti recentemente sul suo giornale”.

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