Indennità per i lavori in città, interrogazione Pieri (FI) e Toccafondi (ApF)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 novembre 2001 23:08
Indennità per i lavori in città, interrogazione Pieri (FI) e Toccafondi (ApF)

Nelle casse comunali sono arrivati i circa sei miliardi di lire previsti come “indennità di ristoro” dal regolamento per la concessione del sottosuolo? E’ quanto vogliono sapere il consigliere di Forza Italia Massimo Pieri ed il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi. «Questo regolamento - scrivono i due consiglieri in una interrogazione - prevede, da parte degli operatori, la corresponsione al Comune di una indennità in relazione al complesso dei maggiori oneri che vengono a gravare sull’ente e dei disagi che si determinano nei riguardi del regolare svolgimento delle attività e dei servizi della città».

«Negli ultimi mesi - prosegue l’interrogazione - in città sono stati effettuati interventi che hanno interessato via Galliano, via Forlanini, via San Gallo, Novoli, zona Ponte Vecchio, i Lungarni ed altre zone. Nel bilancio di previsione 2001 sono state calcolate entrate che oscillano dai 5 ai 6 miliardi corrispondenti agli introiti derivanti dalle indennità di ristoro». Per questo Pieri e Toccafondi chiedono di sapere «quali sono le aziende che hanno effettuato sistemazione di impianti tecnologici nel sottosuolo del Comune di Firenze a partire dalla entrata in vigore del regolamento», «quali sono le aziende che hanno inoltrato richiesta di concessione per l’occupazione del suolo e del sottosuolo pubblico», «a quanto ammonta ad oggi la cifra introitata dall’amministrazione per la riscossione dell’indennità di ristoro a carico degli operatori che hanno realizzato strutture sotterranee», «quali sono le previsioni di entrata al 31 dicembre» e, infine, «nel caso di interventi di urgenza motivati dalla necessità di effettuare riparazioni di guasti e che siano eseguiti direttamente dall’operatore di impianti tecnologici, quali sono le indennità richieste dal Comune».

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