Anticipata la classificazione dei comuni per la qualità dell’aria

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 ottobre 2001 23:34
Anticipata la classificazione dei comuni per la qualità dell’aria

FIRENZE- L’anticipazione dei dati relativi alla classificazione dei comuni toscani in base alla qualità dell’aria, realizzata sulla base di 7 parametri indicati dall’Unione europea. E’ quanto ha fornito questa mattina l’assessore regionale all’ambiente, Tommaso Franci, in occasione della presentazione di “Ariambiente”, il primo salone dei sistemi, prodotti, servizi e soluzioni per la qualità dell’aria, organizzato – dal 18 al 21 ottobre – da “Carrarafiere”, in collaborazione con la rivista “Hitech Ambiente”.

“La classificazione – ha spiegato Franci – sarà formalizzata dalla giunta regionale nelle prossime settimane e, grazie anche alla lettura incrociata con l’Inventario regionale delle sorgenti di emissioni, sarà la premessa indispensabile sia per individuare le cause dell’inquinamento che per avviare rigorosi interventi di risanamento”. In particolare, i 7 parametri sono relativi al superamento o al rischio di superamento dei valori limite per altrettanti inquinanti: monossido di carbonio, biossido di azoto, polveri fini, benzene, biossido di zolfo, benzene, piombo e ozono.

Per ognuno di essi ai comuni sono stati assegnati altrettanti “voti”, in realtà lettere che esprimono un giudizio: la lettera A di buona qualità, la B di rischio di superamento dei valori limite, la C il lieve e saltuario superamento, la D il superamento stabile e pronunciato pronunciato del valore limite anche oltre la soglia di tolleranza. Con questa elaborazione sono stati individuati 19 comuni toscani “più inquinati e per cui si dovranno obbligatoriamente attivare i Piani e i Programmi di intervento per il miglioramento della qualità dell’aria.

Si tratta di Arezzo, di Empoli, Firenze, Montelupo fiorentino, Scandicci, Grosseto, Livorno, Piombino, Lucca, Viareggio, Carrara, Massa, Cascina, Pisa, Pontedera, Santra Croce sull’Arno, Prato, Pistoia, Siena. E’ comunque il comune di Firenze quello che fa registrare i superamenti più significativi, con ben quattro lettere che segnalano il superamento dei valori limite: una C per l’ozono e ben tre D per il biossido di azoto, le polveri fini e il benzene. “Questa elaborazione – ribadisce l’assessore – assieme ai dati dell’inventario ci consente di identificare in modo inequivocabile e non opinabile le cause che compromettono la qualità dell’aria”.
“Questo stesso tipo di analisi potrà essere compiuta per ogni territorio della nostra regione dove emergano problemi – ricorda ancora l’assessore – Ci sono ormai le basi per la definizione di forme di intervento non estemporanee, in grado di manifestare il massimo di efficacia nella lotta contro l’inquinamento atmosferico, individuandone le cause.

E’ chiaro comunque che i dati disponibili rinviano a specifiche responsabilità e alla necessità di comportamenti diversi da parte di tutti, degli amministratori chiamati ad adottare provvedimenti rigorosi, come dei cittadini, nelle loro quotidiane scelte di vita. In realtà molto si è fatto in questi anni in Toscana, sia sul piano dei monitoraggi, perché non si può intervenire efficacemente su un fenomeno senza prima conoscerlo, sia sul piano degli interventi di risanamento. Oggi per alcuni agenti inquinanti classici, come il piombo e gli ossidi di zolfo, la situazione è decisamente migliorata.

Restano però ancora nodi di difficile soluzione. Penso in particolare all’inquinamento legato al traffico urbano, oppure a quello prodotto da attività industriali. Ariambiente – conclude l’assessore – per noi rappresenta senz’altro un laboratorio nel quale confrontare prospettive e idee utili per questa decisiva battaglia, anche grazie ai contributi delle altre regioni”. (pc)

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