Asl sotto accusa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 ottobre 2001 14:01
Asl sotto accusa

"Giovanni Barbagli di Rifondazione, Franco Banchi del Cdu, Lucia Franchini di Rinnovamento, Alberto Monaci dei Popolari, Marco Carreresi dei Ccd, Lorenzo Zirri di Forza Italia, Maurizio Bianconi di An, Luciano Ghelli del Pdci e Pieraldo Ciucchi dello Sdi, hanno firmato la mozione di sfiducia nei confronti del direttore generale dell'Asl 10 sulla questione del rapporto tra Asl e case di cura private -scriveva stamani sulla Nazione Luigi Caroppo- Ieri i consiglieri hanno ribadito i motivi dell'attacco al manager con la richiesta di revoca del mandato: mancata trasparenza nell'attribuzione delle risorse finanziarie, compiratmente discrezionale che è andato bel oltre il mandato tecnico attribuito dall'asessore Rossi al direttore generale.

problemi occupazionali. Ed inoltre nella mozione si legge che sono state valutate come preoccupanti le notizie acquisite da parte dei consiglieri consitenti in uan esplicita affermazione dalla quale si evince che durante la trattativa tra Asl e le strutture private sonos tate avanzate richieste di acquisto proprio ad alcune delle strutture private che si vedevano ridotti i volumi finanziari a tagliate alcune prestazioni quasi che questo indebolimento rendesse appetibile l'operazione da parte di questi interlocutori.

Inoltre i consiglieri sottolineano, a proposito della mancata trasparenza, che dal rapporto sulle convenzioni stilato dall'Asl manca la pagina 17, quella in cui si parlava della distribuzione dei contributi alle singoile strutture. Perché? Monaci è arrivato ad ipotizzare un ricorso alla magistratura. Ritengo necessario – ha detto l'assessore comunale Billi che ha espresso un giudizio complessivamente positivo sull'accordo – che nei prossimi giorni si svolga un incontro tra Rossi, Menichetti e me per una valutazione sul raggiungimento degli obiettivi.

Inaccettabile nel metodo e nel merito la mozione sulle case di cura, invece, secondo Paolo Cocchi, Sandro Starnini e Filippo Fossati, esponenti dei Ds che chiedono una convocazine di maggioranza visto che l'esponente di Rinnovamento ha firmato la mozione".
Il Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Area Fiorentina Zona Sud-Est e Sindaco di Bagno a Ripoli, Giuliano Lastrucci, interviene sulla richiesta di dimissioni avanzata da alcuni consiglieri regionali per il Direttore Generale della Asl di Firenze, dr.

Paolo Menichetti: “Apprendo da alcuni articoli pubblicati sulla stampa odierna della presa di posizione di alcune forze politiche, le quali chiedono che il Direttore Generale della Asl di Firenze, dr. Paolo Menichetti, sia rimosso dal proprio incarico.
Personalmente, esprimo tutta la mia meraviglia per simili dichiarazioni, innanzi tutto perché sembra che a chi le ha rilasciate non sia chiaro quale sia la distinzione dei ruoli fra gestione e potere di indirizzo. Evidentemente, a mio avviso, ogni giudizio in materia dovrebbe essere riferito non tanto alla persona, quanto alla gestione complessiva, evitando ‘incursioni’ su singoli aspetti di essa: questo è il compito dei consiglieri regionali.
Non appare, tra l’altro, che le affermazioni riportate dalla stampa discendano da un’analisi complessiva della gestione dell’Azienda Sanitaria 10, né da un vaglio dei piani aziendali o da un riscontro generale delle politiche attive praticate.

Pertanto, alla luce di queste considerazioni, l’attacco appare rivolto alla persona e probabilmente ciò accade proprio perché il dr. Menichetti rispetta la funzione che gli è stata affidata e non accetta facilmente interferenze sui singoli incarichi o sui disegni degli organigrammi.
A mio parere, questa è l’unica lettura plausibile della vicenda: infatti, non vi è un attacco alla politica attiva promossa, ma alla persona. Con un paradosso solo apparente, ritengo anche che, in tal modo, si vada a cogliere proprio l’aspetto maggiormente positivo del carattere del dr.

Menichetti, che è quello di essere una persona decisa, estremamente rispettosa del mandato ricevuto, che consiste nell’assumere pienamente la responsabilità della gestione della sanità pubblica e nel dimostrarsi scarsamente incline a compromessi che abbiano anche solo il sentore del clientelismo. Prova ne sia, ad esempio, il modo deciso con cui ha difeso il pubblico interesse nei confronti delle case di cura private.
Tutto ciò va evidenziato a suo onore, sottolineando anche la sua decisione nell’affrontare i processi di ristrutturazione, processi difficili, non sempre lineari, spesso di non semplice attuazione, soprattutto perché tutti gli amministratori nuotano in un mare la cui gestione è molto tempestosa.

In questi frangenti, il dr. Menichetti ha saputo rischiare, ha cercato di navigare e di affrontare le onde e le correnti in cui, fuor di metafora, si identificano i mille interessi che spesso niente hanno a che fare con gli interessi dei cittadini.
Esprimo la mia piena fiducia personale al dr. Menichetti, e spero che possa proseguire nella sua opera e sia consapevole anche come i Sindaci – i quali veramente rappresentano l’utenza – vedano di buon occhio ogni azione vòlta a migliorare il servizio e, per converso, anche a scardinare dei potentati o dei poteri interni alla sanità.

Invito i consiglieri regionali, in particolare quelli della maggioranza, a rivedere le loro posizioni”.

In evidenza