Due miliardi e 200 milioni per il velodromo delle Cascine

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 giugno 2001 00:00
Due miliardi e 200 milioni per il velodromo delle Cascine

Il velodromo delle Cascine tornerà ai fasti d’un tempo. L’impianto, che è il più vecchio della città, sarà sottoposto a un profondo restyling in modo da essere nuovamente fruibile al meglio per il Club Sportivo Firenze, la società che ha in concessione l’impianto. La giunta nella seduta di oggi pomeriggio ha approvato il progetto esecutivo, dopodichè inizierà l’iter che porterà all’avvio dei lavori (della durata di circa 15 mesi) nei primi mesi del prossimo anno. Il costo complessivo è di 2.200.000.000.

“Questa ristrutturazione – ha detto l’assessore allo sport Eugenio Giani –, anche se interesserà l’impianto nella sua interezza, rappresenta un significato simbolico per il ciclismo che storicamente è la disciplina principe. Con questo intervento numerosi ciclisti potranno tornare ad allenarsi sulla pista in cemento, che attualmente non è omologata dalla federazione, e certamente daranno nuova linfa a tutto il movimento della pista della Toscana costretto a utilizzare il solo velodromo di San Vincenzo.

C’è l’orientamento del consiglio comunale di intitolare l’impianto a Gino Bartali e credo che scelta migliore non si potesse individuare. Vorrei infine ringraziare i progettisti che hanno superato gli ostacoli per questa ristrutturazione nel complesso monumentale delle Cascine. Per la primavera del 2003 contiamo di poter consegnare l’impianto”. L’impianto, costruito nel 1870, ha subito interventi nel 1894, nel 1922, fino al restauro funzionale del 1947, è costituito da una pista per il ciclismo di 333,33 metri di lunghezza, da un campo di calcio di 96x48 e da tre campi da tennis.

I servizi e gli spogliatoi sono ricavati sotto la tribuna in muratura e sono stati oggetto di interventi di ristrutturazione nel 1994. Il progetto di ristrutturazione prevede il risanamento della pista di ciclismo col rifacimento dei pilastri di sostegno e la demolizione e ricostruzione dei rettilinei; il rifacimento del campo di calcio, con un nuovo impianto di drenaggio; l’impearmibilizzazione della tribuna; l’adeguamento dell’impianto di illuminazione; il risanamento del tunnel di accesso al campo.

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