Approvato dalla Giunta fiorentina il Regolamento per la concessione del sottosuolo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 giugno 2001 16:00
Approvato dalla Giunta fiorentina il Regolamento per la concessione del sottosuolo

Razionalizzare gli interventi, pianificare e concordare i lavori, verificare la possibilità di utilizzo delle infrastrutture esistenti, risarcire la città, e quindi i cittadini, dei danni subiti. Sono alcuni degli obiettivi del nuovo Regolamento per la concessione del sottosuolo approvato ieri sera dalla giunta, che ora sarà portata all’approvazione del Consiglio. Il nuovo regolamento è stato illustrato dal vicesindaco Graziano Cioni e dall’assessore alla new economy Simone Tani. ‘’Si tratta di un atto importante – ha spiegato Cioni – per Firenze, che ben poche città ancora hanno e che, oltre a permetterci di fare finalmente una vera programmazione dei cantieri, e di non dover reintervenire continuamente nelle strade, ci dà anche una certezza: ‘chi rompe paga’’’.

‘’Il regolamento – ha aggiunto Tani – non riguarda solo le prescrizioni per l’installazione degli impianti di telecomunicazioni, anche se questi saranno gli interventi prevalenti nei prossimi mesi, ma anche tutti gli altri lavori. Il compito di coordinare gli interventi è affidato allo ‘Sportello unico’ che fa capo alla Direzione mobilità e che rilascia le autorizzazioni. Grazie al Regolamento lo ‘Sportello’ ha ora in mano tutti gli strumenti utili per la pianificazione’’.

Nel Regolamento, inoltre, è previsto un censimento del sottosuolo e tutti i soggetti che dispongono, a qualsiasi titolo, di impianti esistenti saranno tenuti a presentare la loro mappatura entro 90 giorni dall’entrata in vigore dello nuove norme. E’ poi previsto che, eventualmente, l’Amministrazione possa ‘affittare’ le sue strutture esistenti (cunicoli, fognature….) a coloro che avessero la necessità di far passare tubi o altro. Per quanto riguarda i lavori, infine, coloro cui sarà concesso il permesso di scavo dovranno corrispondere all’Amministrazione una cifra per ogni metro lineare interessato.

La quota massima, di questa che viene definita 'indennità di ristoro', è di novantamila lire al metro lineare, che potrà variare secondo gli accordi raggiunti in sede di programmazione e pianificazione, ad esempio con la posa di strutture di interesse per la stessa Amministrazione.

In evidenza