Cigliana (FI) e Checcucci (AN): «Niente mercato multietnico alle Rampe»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 maggio 2001 00:39
Cigliana (FI) e Checcucci (AN): «Niente mercato multietnico alle Rampe»

Questo il testo di una dichiarazione del capogruppo di Forza Italia Rodolfo Cigliana e della consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci:
«E’ chiara e decisa la contrarietà dei Consiglieri Cigliana di F.I. e Gaia Checcucci di A.N. – a nome dei rispettivi Gruppi - al progetto dell’ Amministrazione di collocare un Mercato Multietnico alle Rampe, soprattutto alla luce delle considerazioni presentate dagli Assessori Monciatti e Colonna nell’ assemblea pubblica organizzata dal Comitato di S.Niccolò.

I rappresentanti del governo cittadino si sono presentati non per informare i cittadini e per chiedere loro un parere – come un sistema democratico richiederebbe – a fronte di un progetto di tale portata, ma per imporre un progetto già studiato e deciso: nell’ ambito di questo clima dittatoriale, che prevede la presenza dei cittadini non come protagonisti della vita pubblica e come primi fruitori del territorio ma solo come soggetto passivo in qualunque iniziativa amministrativa, si è riconfermata la volontà del governo della città di forzare i toni del dibattito pubblico, non informando debitamente sulle scelte operate e tacendo anzi sia sugli aspetti generali sia su quelli più particolari.

Grave in questo senso, fra le altre, l’ affermazione dell’ Ass. Monciatti, che ha previsto per le Rampe un mercato destinato alla integrazione interrazziale con commercio, musica e cucina; grave l’ affermazione dell’ Ass. Colonna, che ha presentato un progetto di commercio senza specificare i termini di legalità e illegalità, di permessi concessi, di provenienza della merce, di tariffe, di oneri fiscali.
L’ insuccesso dei mercati multietnici ad oggi autorizzati dall’ Amministrazione, liberi da controlli efficaci e autonomi nella disposizione e gestione della merce, non può consentire alle forze politiche di opposizione di esprimere una qualunque forma di fiducia nell’ operato di questa Giunta o di fiducia nella risoluzione del ben più grave problema della illegalità che pare ormai attanagliare la nostra città.

Il no al mercato multietnico rappresenta un convinto no ad una scelta che non risolve in alcun modo il problema, ma rappresenta solo un tampone che potrebbe creare un precedente pericoloso, perché le 70 /80 postazioni annunciate potrebbero essere solo l’inizio di ulteriori insediamenti, fino a ripetere ciò che accade oggi sul lungarno della Zecca, ove originariamente erano previste solo merci di provenienza etnica e che adesso è diventato un mercato di merce anche contraffatta sfuggito al controllo di tutti.

Il no al mercato multietnico rappresenta il no ad una politica di accoglienza che si trasforma in una discriminazione “alla rovescia” per gli ambulanti ed i commercianti fiorentini ed italiani che non possono beneficiare di ulteriori postazioni. Il no al mercato multietnico è la contrarietà all’ipocrisia di una sinistra che non è stata in grado di risolvere il problema a livello nazionale e che lascia alle amministrazioni locali l’ardua responsabilità di gestire il problema dell’immigrazione e dell’abusivismo.

Con la conseguenza che, accanto ad amministrazioni come Siena che riescono in sede regionale ad imporre la propria contrarietà all’accoglienza anche di una minima quota di immigrati, ve ne sono altre, come Firenze, che piegano la testa e cedono ad un’accoglienza senza limite, forse nel nome di antiche e consolidate relazioni con alcune di queste comunità. Il no al mercato multietnico e un no convinto ad un qualunque attentato a quel patrimonio artistico e storico unico al mondo che il Piazzale Michelangelo e le Rampe rappresentano.

L’unico modo per poter cominciare a far fronte alle legittime aspirazioni degli immigrati regolari è quello di investire risorse economiche nella formazione professionale e nell’inserimento di nuovi profili professionali nell’ambito delle offerte di lavoro della nostra città».

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