Il presidente Martini ha ricevuto i comitati solidali all'Intifada

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 maggio 2001 20:03
Il presidente Martini ha ricevuto i comitati solidali all'Intifada

FIRENZE Il presidente della Toscana, Claudio Martini, ha promesso una decisa e netta presa di posizione della Regione sulla questione palestinese: tema, ha ribadito, che non abbiamo mai dimenticato. Nell’incontro con una delegazione del coordinamento toscano di solidarietà con l’Intifada, che ha avuto luogo stamani a Palazzo Bastogi, Martini ha riconfermato la massima solidarietà al popolo palestinese. «Ma proprio nel momento in cui gli spiragli si restringono, - ha ribadito - occorre facilitare ogni forma di dialogo, collaborazione ed incontro: bilaterale e triangolare».

Palestinesi ed israeliani sono due popoli destinati a convivere. La Regione Toscana continuerà quindi a lavorare lungo due linee: da una parte i pronunciamenti forti («che non mancheranno, ma non sono sufficienti»), dall’altra il costante impegno per la pace ed il miglior accordo possibile, equilibrato e ragionevole cercando di favorire il dialogo su progetti anche concreti di cooperazione. Durante l’incontro con i comitati pro-palestina Martini ha condannato la politica degli insediamenti israeliani, ribadendo l’esigenza inderogabile del rispetto degli accordi e delle risoluzioni internazionali (a partire dai profughi) e del riconoscimento al diritto alla terra da parte dei palestinesi.

Ferma è stata anche la denuncia delle esecuzioni sommarie, da ambo le parti: il presidente della Toscana aveva di recente invitato Arafat a sospendere le esecuzioni capitali. I rappresentanti dei comitati palestinesi gli hanno infatti consegnato stamani un fascicolo che documenta altre esecuzioni condotte nei mesi scorsi dagli israeliani. «Uno scontro frontale porterebbe però alla dissoluzione del popolo palestinese – ha concluso Martini – E’ necessario denunciare e sconfiggere il partito della guerra e del terrorismo, che trova i suoi sostenitori da entrambi le parti».

Nell’incontro di stamani Martini si è soffermato infine sui progetti di cooperazione già avviati. Ha ricordato l’invio di medicinali a Nablus, ora interrotto per la situazione di pre-guerra che ne rende problematico l’arrivo; e si è detto pronto ad accogliere nelle strutture ospedaliere toscane, come già è stato fatto per kosovari, ceceni e bambini di Cernobyl, i palestinesi gravemente feriti e bisognosi di trattamenti specialistici, rispondendo in tal senso positivamente ad una delle richieste della delegazione.

«Se poi si riapriranno canali più sicuri – ha annotato il presidente – riprenderemo anche l’invio di medicine ed attrezzature. Sono già pronti a partire pure medici volontari».

In evidenza