Wotec: "Tecnologia è donna"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 dicembre 2000 00:07
Wotec:

Sono sei progetti esemplari, sei buone pratiche di partenariato transnazionale, capaci di mettere in pratica lo spirito di Lisbona di formazione lungo tutto l'arco della vita, che hanno fatto oggi da apripista a "Formazione 2000", la due giorni della formazione in programma a Bruxelles martedi' 5 e mercoledi' 6 dicembre. Tra questi c'e' Wotec - "Tecnologia e' Donna", il progetto pilota promosso dalla Toscana e imperniato sul partenariato tra scuole e istituzioni italiane, greche e francesi, nato per abbattere gli ostacoli e le resistenze che ancora oggi in Europa precludono alle donne l'accesso alle professioni a piu' alto contenuto tecnologico: un progetto che ha sperimentato con successo su gruppi di bambine dagli 8 ai 12 anni e sulle loro madri forme innovative di approccio alle attivita' tecniche.

I primi risultati del progetto della Toscana sono stati illustrati questa mattina nel corso dell'anteprima per la stampa di "Formazione 2000", riscuotendo un largo interesse per il carattere innovativo dell'esperienza avviata.
Che cos'e' Wotec? Alcune scuole toscane, francesi e greche hanno deciso di lavorare insieme per individuare metodologie nuove di insegnamento e orientamento, in modo di demolire gli stereotipi e i pregiudizi che tengono le ragazze lontane dai loro sofisticati laboratori tecnici.

Grazie al sostegno della Regione Toscana e al coinvolgimento del Provveditorato agli Studi, del Comune e della Provincia di Firenze, della Cgil regionale e di alcune societa' di formazione private, si e' formato un pool di insegnanti e di giovani donne, studentesse e neo diplomate delle stesse scuole: questo pool ha costruito forme innovative di approccio alle attivita' tecniche, sperimentandole su piccoli gruppi di bambine dagli 8 ai 12 anni, che erano accompagnate dalle loro madri.

Si e' voluto cosi' ribadire l'importanza della famiglia, e in particolare della madre, nel proporre modelli di comportamento e indurre atteggiamenti di apertura o meno verso le nuove tendenze della societa'.
Le giovani diplomate delle scuole tecniche e professionali, con l'aiuto degli insegnanti, si sono attrezzate a guidare, anche nei laboratori, le attivita' di bambine e madri e hanno affrontato insieme a loro argomenti "difficili" e strumenti "pericolosi", portandole a una doppia scoperta: che le donne potevano facilmente far propri questi strumenti, fino ad oggi patrimonio quasi esclusivo maschile, e che potevano anche scoprirvi attivita' creative e divertenti, dove mettere a frutto la fantasia e non solo la razionalita'.

Da questa esperienza le partecipanti hanno ricavato piu' fiducia nelle proprie capacita' e il desiderio di diffonderne i risultati diventando, a loro volta, figure di riferimento per altre giovani donne, bambine e madri. La scuola capofila di Wotec e' l'Istituto tecnico statale commerciale per geometri "Gaetano Salvemini - E.F. Duca D'Aosta" di Firenze, frequentato da un 20% di studentesse, al quale si sono aggregate altre scuole dello stesso tipo oppure tecnici industriali e professionali dove - nelle sezioni di meccanica, informatica, elettronica e simili - la percentuale femminile scende spesso al di sotto dell'1 o 2%.

I risultati finali del progetto, che si concludera' nella primavera del 2001, verranno raccolti in un cd-rom, che ricostruira' il percorso di approfondimento e la proposta dell'approccio innovativo, sperimentati in varie situazioni locali. Verra' anche pubblicato un "Quaderno di percorso", che raccogliera' un breve riassunto delle diverse attivita' nei tre paesi partner.

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