Domenica partire dalle 14.30, in piazza della Repubblica, i volontari della LAV condurranno per il centro di Firenze un corteo animato per illustrare la nuova campagna nata dopo la scoperta del peggiore segreto dell'industria della pellicceria: l'utilizzo e l'uccisione di due milioni di cani e gatti all'anno per confezionare capi di abbigliamento (per una sola pelliccia sono necessari dai 10 ai 12 cani o fino a 24 gatti). Un fenomeno tenuto accuratamente nascosto mediante un sistema di etichettatura fuorviante e per nulla attendibile.
La LAV plaude alla decisione della Camera dei Comuni della Gran Bretagna con la quale il 21 Novembre è stato approvato il Disegno di Legge che vieta l'allevamento di animali da pelliccia: i 13 allevamenti di visoni esistenti in Inghilterra e Galles dovranno chiudere entro il 2002. Dal 1992 la LAV è impegnata in una importante campagna antipellicce con la quale ha già salvato oltre 15 milioni di animali; attualmente in Italia sono attivi 55 allevamenti di animali «da pelliccia» nei quali sono allevati circa 235mila visoni.
Il settore è in profonda crisi: nel 1988 gli allevamenti erano 170, mentre dal 1992 i dati su occupazione e fatturato della pellicceria sono in costante declino. «Oltre al problema degli allevamenti di visoni, non bisogna dimenticare che sul settore sella pellicceria del nostro Paese pesa più di un sospetto circa l'importazione a costi stracciati di pelli di cani e gatti dalla Cina, dalla Corea, dalle Filippine e dalla Thailandia, usate soprattutto come inserti per cappotti, guanti, colli, cappelli, giocattoli e vari accessori - conclude Roberto Bennati - oggi è questo il più orribile segreto dell'industria della pellicceria sul quale la LAV sta raccogliendo prove schiaccianti, chiedendo anche ai Ministri dell'Industria e del Commercio estero il blocco delle importazioni di queste pelli, nell'interesse non solo dei due milioni di cani e gatti coinvolti ogni anno in questo traffico internazionale.
Info: LAV Lega Anti Vivisezione - Delegazione di Firenze, Borgo Allegri 27r, Tel./Fax.
055 245433
