Più licenze per i taxi ed una riorganizzazione del sistema con un “certificato di qualità”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 novembre 2000 12:32
Più licenze per i taxi ed una riorganizzazione del sistema con un “certificato di qualità”

Sono stati chiesti da Giovanni Fittante ("Per l'Ulivo in Toscana") dopo aver preso atto «a malincuore che la verifica sul servizio taxi a Firenze ha confermato tutte le perplessità espresse nella mozione di un anno fa, ovvero scarsa disponibilità dei taxi nelle ore di punta, eccessivo costo delle tariffe, scarsa trasparenza delle stesse e tempi di risposta troppo lunghi». «In pratica - ha aggiunto Fittante - si sono spesi altri soldi per poi avere le stesse informazioni che erano già in possesso dell'amministrazione comunale e comunque risapute in quanto bastava tenere conto di tutte le lettere che arrivano quotidianamente ai giornali e che segnalano le insufficienze e le disfunzioni del servizio taxi».

«A questo punto - ha spiegato Fittante - è necessario porre rimedio a questa situazione di insufficienza dei taxi prendendo delle decisioni serie, qualificate e coraggiose che forse sono mancate in passato. La riorganizzazione del servizio taxi deve passare anzitutto da un aumento immediato di almeno il 10% delle attuali licenze in tempi brevi, naturalmente con mezzi ad impatto ambientale limitato come ad esempio veicoli alimentati a gas e la regolamentazione immediata di servizi aggiuntivi a tasso di inquinamento quasi nullo come il servizio di mototaxi elettrici e il servizio Tassò (taxi a pedali).

«Queste proposte - ha concluso - saranno contenute in una mozione che presenterò in questi giorni insieme ad altri capigruppo della maggioranza.
Un “certificato di qualità” per i taxi fiorentini. A chiederlo, proponendo di estendere Firenze una sperimentazione già in atto a Roma, sono i due consiglieri di Forza Italia Bianca Maria Giocoli e Massimo Pieri. L’idea di un marchio doc, hanno spiegato nasce «per soddisfare le esigenze degli utenti e rendere più efficiente il servizio, anche se la qualità di quest’ultimo, a Firenze, è già stata messa in evidenza dallo studio Metis».

Pieri e la Giocoli propongono «la certificazione internazionale di qualità “ISO 9002” e che i taxi rispettino parametri ben precisi come la pulizia e l’avanguardia tecnologica, il tutto senza variazioni sulla tariffa ordinaria». In altre parole, hanno spiegato i due consiglieri azzurri «i taxi dovranno tenere a bordo telefono cellulare, quotidiani e riviste e dare la possibilità di pagamento con bancomat e carta di credito, così come succede nel resto del mondo». «A vigilare sul rispetto delle norme - hanno concluso Pieri e la Giocoli - sarà una società tedesca, la stessa che ha emesso il certificato di qualità, con controlli a sorpresa».

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