Checcucci, Pieri e Toccafondi: «Sui rifiuti la maggioranza ha fallito. E ora ci toccherà anche pagare un debito di 41 miliardi»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 luglio 2000 22:14
Checcucci, Pieri e Toccafondi: «Sui rifiuti la maggioranza ha fallito. E ora ci toccherà anche pagare un debito di 41 miliardi»

«Un debito fuori bilancio di ben 41 miliardi di lire, che dovrà essere finanziato da un mutuo e che comunque costerà all’amministrazione, e quindi ai cittadini, svariati soldi in termini di interessi. E, nonostante questo, una politica sui rifiuti che è semplicemente fallimentare». Secondo il consigliere di Forza Italia Massimo Pieri, il consigliere di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci ed il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi «la maggior parte dei comuni d’Italia è riuscita a creare un business dallo smaltimento dei rifiuti a vantaggio sia delle amministrazioni che dei privati ed invece a Firenze, da circa 10 anni l’Amministrazione Comunale guidata dal centro sinistra non è ancora riuscita ad intraprendere una politica positiva di settore.

Lucca invece ha abbassato la tassa sui rifiuti del 7,5%».
«La parola d’ordine dei DS - hanno aggiunto i tre consiglieri - è sempre la solita: subire. La mancata integrazione degli impianti di Case Passerini e del gassificatore di Testi, che coinvolge anche la società Safi, futuro partner nella gestione dell’ATO rifiuti di Firenze, insieme al Quadrifoglio, hanno fatto sperperare denaro pubblico per più di 150 miliardi e ad oggi dopo le note vicissitudini negative che hanno visto addirittura a più riprese la Safi ricorrere alla cassa integrazione per i dipendenti non siamo riusciti a capovolgere la situazione».

«In Commissione bilancio è stata approvata - hanno proseguito Pieri, Checcucci e Toccafondi - una delibera per il trasferimento alla società Quadrifoglio della somma di lire 41.978.106.032 quale riconoscimento debito fuori bilancio. Di questa ingente cifra 4.266.000.000. miliardi servono a risanare gli ennesimi lavori urgenti eseguiti presso l’impianto di selezione e compostaggio di Case Passerini che non si è ancora integrato e quindi portato a regime con l’impianto di Testi».
Secondo i tre consiglieri «è grave che si ricorra ad un debito fuori bilancio e quindi da finanziare quando era prevedibile che si sarebbe dovuto stanziare la cifra per il conferimento alla società per azioni.

I politici di maggioranza dove pensavano di trovare tali fondi? Perché non sono stati accantonati già prima questi 41 miliardi invece che ritrovarsi, come sempre, di fronte ad una urgenza non motivata visto che la trasformazione del Quadrifoglio in spa non è stata decisa in questi giorni». «Come sempre dopo il danno la beffa - hanno concluso - ma in questo caso una beffa continua nei confronti dei cittadini. Da anni assistiamo ad una gestione approssimativa da parte delle società che gestiscono la selezione e lo smaltimento dei rifiuti nella Provincia di Firenze e purtroppo i nodi al pettine saranno maggiori quando inizieremo a fare i conti con la raccolta differenziata e con i relativi “tetti” previsti per il 2001».

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