«Nel deprecabile caso che il “Gay pride” non si svolga a Roma si valuti la possibilità di ospitare la manifestazione a Firenze». E’ quanto ha dichiarato il vice capogruppo dei Ds in Palazzo Vecchio Massimo Mattei secondo il quale, dopo le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Giuliano Amato che ha definito “inopportuna” la manifestazione dell’orgoglio omosessuale, «siamo di fronte ad un attacco forte alla laicità dello stato che pur nel rispetto della tradizione della chiesa cattolica non può e non deve limitare o addirittura vietare manifestazioni che, non gradite alla morale di quella religione, si svolgessero anche nella capitale della cristianità e nell’anno del Giubileo».
«Da decenni - ha proseguito Mattei - le manifestazioni dell’orgoglio omosessuale si sono tenute in ogni parte del mondo senza il minimo incidente e anzi sono state sempre esempio di tolleranza tra culture e mondi lontani, tra persone di sesso diverso e di ogni fede religiosa, e mai hanno visto in nessuno dei paesi ospitanti i toni da “crociata” che si sono avuti nel nostro paese».
Mattei (DS): «Si valuti la possibilità di ospitare il "gay pride" a Firenze»
