Una valutazione del processo di decentramento politico-amministrativo attuato dal Comune di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 marzo 2000 14:51
Una valutazione del processo di decentramento politico-amministrativo attuato dal Comune di Firenze

La convocazione della Conferenza del decentramento. La verifica, da parte della commissione consiliare Affari istituzionali, dell’esperienza in atto su questo tema. La presentazione al Consiglio comunale, da parte del Sindaco, di un rapporto complessivo sui quartieri.
Sono alcune delle indicazioni contenute in una mozione presentata dal consigliere dei Ds Ugo Caffaz , sottoscritta da Susanna Agostini (DS), Riccardo Basosi (“i Democratici), Gianni Conti (PPI), Vittorio Foti (Rinnovamento Italiano), Luigi Morelli (SDI), Nicola Rotondaro (Comunisti Italiani), Massimo Pieri (Forza italia), Monica Sgherri (Rifondazione Comunista), e Gabriele Toccafondi (Azione per Firenze), e approvata dal Consiglio comunale.


Il documento nasce dalla constatazione che per raggiungere «l’obiettivo di una maggiore efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa nonché di una nuova qualità del rapporto tra cittadini ed istituzioni in ragione di esigenze di trasparenza e qualità nell’erogazione di servizi» c’è bisogno di «un’attenta valutazione dell’esperienza fin qui fatta del processo di decentramento politico-amministrativo attuato dal Comune di Firenze con l’istituzione dei Consigli di quartiere».


«Siamo di fronte ad un appuntamento di grande importanza – ha sottolineato il consigliere dei DS Ugo Caffaz- nel momento i cui si attua la riforma complessiva dell’ordinamento e della finanza locale il decentramento acquista un valore istituzionale assolutamente diverso dal passato». «Questo – ha proseguito Caffaz - soprattutto in considerazione della nascita dell’area e della città metropolitana. I Quartieri dovranno acquistare valore di municipalità e quindi il peso di un vero e proprio governo sul territorio».

«La proposta - ha concluso il consigliere dei DS - nasce perché di fronte ad una vera e propria riforma istituzionale si è convenuto che questa è una questione che riguarda tutte le forze politiche e travalica il concetto di maggioranza e opposizione, così come tutte le riforme istituzionali degne di tal nome. Non a caso questa riforma dovrà nascere di intesa fra il Sindaco e la Commissione consiliare Affari istituzionali dove sono rappresentate tutte le forze politiche».
Il Presidente della commissione Affari istituzionali Massimo Pieri, «accogliendo positivamente l’invito di Caffaz», ha ricordato «che è iniziato un percorso di revisione dello Statuto del Comune che coinvolge anche il capitolo dedicato al decentramento».

«E su questo argomento – ha concluso Pieri - la migliore occasione di confronto per le forze politiche è nella sede istituzionale preposta a ciò ovvero la commissione Affari istituzionali».
«Allo scopo di evitare un eventuale svilimento burocratico nei rapporti tra Comune da un lato e rappresentanti delle circoscrizioni – ha sottolineato la consigliera dei Ds Susanna Agostini - il Consiglio Comunale, la Giunta ed il Sindaco nei prossimi mesi apriranno confronto perla verifica dell'esperienza fin qui compiuta in modo da valutarne assieme qualità e limiti.

Insieme avvieremo un percorso politico che condurrà allo sviluppo del decentramento sempre più attinente agli obiettivi programmatici, rinnovati con l'elezione del Sindaco Domenici, ed in conformità a quanto previsto anche dalla Legge 265 del 1999». «E' proprio dalla consapevolezza della importanza e qualità dei servizi erogati in rete tra Comune e Quartieri – ha concluso l’Agostini - e dal riconoscimento del valore del radicamento nella società civile che hanno le circoscrizioni, che, nell'ultima seduta del Consiglio, abbiamo scelto di fare scaturire gli eventuali nuovi indirizzi e i criteri programmatici da un più ampio confronto».

In evidenza