Il ministero degli Esteri dovrebbe adoperarsi con tutti i mezzi politico-diplomatici affinché le autorità turche e il parlamento di Ankara non ratifichino la condanna alla pena capitale di Abdullah Ocalan, scongiurando in tal modo una ripresa su larga scala dello scontro armato in Turchia e, insieme, "l'inevitabile e decisivo contraccolpo alle aspirazioni di quel paese di far parte della Comunità Europea". Lo chiede il consiglio provinciale di Firenze che ha approvato a riguardo un ordine del giorno presentato dai consiglieri Bambagioni (Ppi), Filippelli (Democratici), Pancani (Comunisti italiani), Gatteschi (Verdi) e Gori (Ds), con i voti favorevoli della maggioranza e di Rifondazione comunista (contrario il Polo).
Palazzo Medici Riccardi invita il Presidente del Consiglio e il Presidente della Commissione Europea ad aprire una riflessione sul commercio di armi che coinvolge la Turchia ed altri Paesi, nonché a intraprendere una forte iniziativa politica per la convocazione sotto l'egida delle Nazioni Unite di una conferenza internazionale sulla questione kurda "come grande tema da avviare a soluzione nel prossimo futuro". pena capitale di Abdullah Ocalan. Nel processo ad Ocalan, si osserva nel documento, "il diritto pieno e completo alla difesa dell'imputato è stato largamente disatteso".
