Shakespeare: l'uomo del millennio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 marzo 1999 10:54
Shakespeare: l'uomo del millennio

"La dodicesima notte, o quel che volete", in scena per la regia di Egisto Marcucci, sino a domenica, al Teatro della Pergola, è considerata dai critici una delle più alte realizzazioni di Shakespeare nel genere letterario della commedia romanzesca. La trama sfrutta le possibilità drammaturgiche offerte dalla presenza di una coppia di gemelli identici (derivando da Plauto dei Menaechmi), complicate per mezzo di alcuni espedienti della commedia latina i cui nodi sono sciolti alla fine con l'abilità di un autore giovane che sperimenta una dopo l'altra le diverse forme drammatiche che godevano di popolarità sulle scene del tempo.

Si ricordi la condizione di attore di Shakespeare, che lo metteva nella posizione migliore per conoscere i gusti del pubblico. Basta pensare che la commedia del 1600 circa è immediatamente preceduta da successi del calibro di "Sogno di una notte di mezza estate", "Il mercante di Venezia", "Molto rumore per nulla". Una protagonista vivace e arguta travestita da ragazzo, una poetica storia d'amore a cui si mescolano una storia buffonesca ed elementi fiabeschi (il naufragio) e popolari (travestimenti ed equivoci), amicizia maschile contrapposta ad amore eterossessuale, personaggi distribuiti in coppie e fuochi d'artificio verbali, sono i motivi di questa commedia, ma possiamo tornare a incontrarli anche nelle opere più tarde.

E dappertutto musica (le canzoni, i riferimenti alla musica nei versi, la musica strumentale fuori scena). Una musica (composta nel presente allestimento da Germano Mazzocchetti) che in tono lievemente malinconico accompagna l'intera commedia.
In occasione della "Dodicesima notte" si inaugura al Teatro della Pergola una rassegna video dedicata alle tragedie di Shakespeare, incentrata sulle figure di 3 emblematici re, Lear, Macbeth e Riccardo II. Il titolo della rassegna è "I re nella tempesta" e attraverso l'interpretazione di Welles, Brook, Strehler ed altri, racconta del tema Shakespeariano del re solo alle prese con le trame del potere.

Si comincia domani alle 17:30 con la proiezione di "Shakespeare, des rois dans la tempete" (sceneggiatura di George Banu), e venerdì alla stessa ora con "King Lear" di Peter Brook. Giovedì 18 marzo (alle 17:00 e alle 21:00) al Cinema Alfieri proiezione di "Macbeth" di Orson Wells e il giorno dopo alla Pergola un incontro con Giulia Lazzarini e Ottavia Piccolo e la proiezione di "King Lear" di Giorgio Strehler. La rassegna si conclude programmando alcuni documentari su Macbeth e "Riccardo II" giovedì 25 e venerdì 26.

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