San Casciano, in Cassa integrazione gli operai del consorzio Etruria

Rifondazione con Verdi e Calò chiede chiarezza sulle motivazioni e sulle procedure di ammortizzatori sociali e sullo stato economico e patrimoniale del Gruppo societario

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 maggio 2011 15:39
San Casciano, in Cassa integrazione gli operai del consorzio Etruria

San Casciano zona Bargino, fermi i lavori del Consorzio Etruria, 25 lavoratori in cassa integrazione da ieri senza preavviso o programmazione. I sindacati e i lavoratori preoccupati per l’improvviso blocco della realizzazione delle nuove Cantine Antinori. Rifondazione Comunista chiede chiarezza sulle motivazioni e sulle procedure di ammortizzatori sociali e sullo stato economico e patrimoniale del Gruppo societario. Solidarietà ai lavoratori del Consorzio. "Apprendiamo che da ieri sono stati fermati i lavori per la realizzazione delle nuove Cantine Antinori - spiegano al presidente del Consiglio provinciale David Ermini, Andrea Calò e Lorenzo Verdi - nel comune di San Casciano, al Bargino, 25 operai del Consorzio che lavorano nel cantiere sono in cassa integrazione a partire da lunedì 16 maggio. La comunicazione del fermo lavorativo è avvenuta senza preavviso o programmazione alcuna, tanto da far preoccupare i sindacati e i lavoratori che sono impegnati nella realizzazione delle nuove cantine.

Infatti la comunicazione dell’ingresso in cassa integrazione è avvenuta a fine lavoro di venerdì dicendo che dal lunedì successivo sarebbe scattato il ricorso alla cassa integrazione. Necessitano risposte chiare ed esaurienti sulla reale situazione del Gruppo e su tutte le procedure che riguardano la tutela e i diritti dei lavoratori, per avere un confronto trasparente e costruttivo. L’atteggiamento del Consorzio Etruria sembra defilarsi dalle proprie responsabilità sottraendosi ad un confronto serio con i sindacati di categoria e derogando dagli impegni assunti per il proseguimento dei lavori.

Infatti non risulta aperta con tutte le organizzazioni provinciali di categoria una consultazione sindacale per la cassa integrazione. Rifondazione Comunista si chiede di verificare lo stato economico patrimoniale del Gruppo; se la Provincia ha avuto un ruolo e quale, nell’espletamento delle pratiche per l’erogazione delle Cassa Integrazione". "Nell’ esprimere sostegno e solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie - continuano - chiediamo al Presidente della Provincia e all’Assessore competente di riferire puntualmente sulla vicenda che riguarda il futuro del Consorzio Etruria e sulla decisione da parte del gruppo societario di mettere i 25 lavoratori del cantiere improvvisamente in cassa integrazione.

Se l’Amministrazione Provinciale d’intesa con il Comune di San Casciano per quanto di sua competenza si è resa attiva verso il gruppo societario, al fine di costituire un tavolo negoziale, che chiarisca lo stato economico e patrimoniale del Consorzio Etruria al fine di rendere evidenti le motivazioni dell’improvviso blocco dei lavori. Relazioni rispetto agli accordi pregressi e che si impegni a contrastare ogni forma di precarizzazione e parcellizzazione del rapporto di lavoro, mantenendo le 25 unità lavorative.

Quali sono le iniziative che l’Amministrazione Provinciale intende intraprendere a sostegno dell’occupazione, salari e redditi".

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