Vertenza Seves, raggiunto l’accordo

L’assessore regionale Simoncini firma insieme a istituzioni e sindacati. L’azienda si impegna ad avviare immediatamente i lavori per la costruzione dl forno fusorio e a far partire l’attività produttiva come specificato nel piano industriale presentato.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 luglio 2010 19:27
Vertenza Seves, raggiunto l’accordo

"Con l’accordo di oggi la Toscana mette a segno un altro importante traguardo e dimostra di avere le energie e le idee per reagire alla crisi. E’ una tappa del più generale impegno della Regione che, a fianco di organizzazioni sindacali e istituzioni, sta mettendo in campo tutti gli strumenti di cui dispone, a cominciare da Fidi Toscana, per difendere la sua industria, consapevoli che senza il manifatturiero non è possibile pensare a uno sviluppo della Toscana. Ma non dimenticheremo nemmeno la difesa dei posti di lavoro, continueremo a seguire la vicenda e nessuno dei dipendenti Seves sarà lasciato solo".

Così il presidente della Regione Enrico Rossi commenta l’accordo raggiunto oggi in Regione per l’azienda fiorentina Seves. Al termine dell’incontro l’assessore alle attività produttive, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini ha illustrato i termini del protocollo d’intesa da lui firmato insieme al vice sindaco del Comune di Firenze Dario Nardella, dall’assessore al lavoro della Provincia di Firenze Elisa Simoni, dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria e aziendali e di Seves spa. "Siamo soddisfatti - ha detto Simomcini - perché finalmente è stato raggiunto un accordo che permette a un’azienda storica, importante per il territorio e l’economia toscana, di ripartire con le produzioni.

E’ la conclusione di una lunghissima vertenza che ha visto impegnati a ritmo serrato i lavoratori, i sindacati e le istituzioni. Oggi, dopo mesi di incertezze, ci sono le basi per guardare al futuro". L’accordo scrive la parola fine alla complessa vertenza della Seves, l’azienda fiorentina specializzata nella produzione di mattoni in vetrocemento. A firmarlo sono state le organizzazioni sindacali (aziendali e di categoria), i rappresentanti di Seves spa, Comune e Provincia di Firenze.

Nel protocollo d’intesa (che è accompagnato da un accordo sindacale sottoscritto da azienda e sindacati), l’azienda si impegna ad avviare immediatamente i lavori per la costruzione dl forno fusorio e a far partire l’attività produttiva così come specificato nel piano industriale presentato. "La Regione insieme alle altre istituzioni – spiega Simoncini – farà la sua parte per sostenere il programma di rilancio dell’azienda e per questo metteremo in campo tutti gli strumenti di cui disponiamo.

Oltre a favorire l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, attraverso Fidi Toscana forniremo le necessarie garanzie per favorire la ricerca di investimenti, mentre la Provincia si impegnerà nelle iniziative di aggiornamento e formazione dei lavoratori nella delicata fase di ristrutturazione aziendale". L’attività partirà con volumi ridotti, è prevista la produzione di 4 milioni e 900 mila pezzi a partire dal 2011 organizzata su una sola linea di produzione. Il nuovo assetto produttivo comporterà un organico aziendale di 103 lavoratori.

Per 44 degli attuali 147 addetti sono previsti incentivi al pensionamento anticipato o cassa integrazione. Gli accordi prevedono verifiche periodiche per monitorare l’andamento delle produzioni e del mercato. “Come Provincia di Firenze non possiamo che essere soddisfatti per la conclusione positiva della vicenda che si risolve dopo due anni di sospensione della produzione”. Si esprime così l’assessore al lavoro, Elisa Simoni. “In questo mese di gestione del tavolo tecnico provinciale – prosegue – sono stata ottimista sulla riapertura della produzione Seves grazie al senso di responsabilità dimostrato dalle parti.

Appena ci sarà richiesta – in sinergia con Seves spa – come assessorato alla formazione, sosterremo e attueremo la formazione richiesta per l’aggiornamento dei dipendenti con l’obiettivo di metterli in condizione di rispondere al processo di ristrutturazione aziendale”. “Grande attenzione – dichiara inoltre Elisa Simoni – anche per i lavoratori non coinvolti nella ripresa produttiva per i quali è necessario mettere a disposizione tutti gli strumenti di nostra competenza”. “Abbiamo tenuto a Firenze – conclude – un’azienda storica per il nostro territorio, un’azienda che ha assunto anche un importante valore simbolico in questi mesi in cui la crisi ha pesato sulla nostra economia e sulle lavoratrici e lavoratori della provincia”. “Oggi è un grande giorno per la città e per i lavoratori della Seves.

Il sindaco e la giunta sono soddisfatti e orgogliosi del risultato raggiunto grazie all’impegno profuso insieme a Regione e Provincia e al senso di responsabilità dell’azienda e della Rsu dei lavoratori”. Così il vicesindaco con delega allo sviluppo economico Dario Nardella commenta l’accordo siglato per la Seves. “A settembre, quasi un anno fa - continua l’assessore -, davanti ai cancelli della Seves si teneva la Giunta straordinaria del Comune di Firenze, di fronte ai lavoratori, allora privi di qualunque prospettiva.

Oggi, dopo difficili trattative, si chiude un incubo per più di cento famiglie”. “In questi mesi il Comune non ha fatto mai mancare il suo costante e decisivo supporto - aggiunge Nardella -: dal viaggio del sindaco a Bruxelles per incontrare i rappresentanti dei fondi di investimento proprietari alla partecipazione costante a tutti i tavoli di trattativa; dagli atti del Consiglio comunale alle numerose prese di posizione di tutta la Giunta; dalla determinazione dell’amministrazione nel non cedere a ipotesi di cambio di destinazione d’uso del terreno occupato dalla fabbrica alle adesioni a iniziative di popolo come le manifestazioni sindacali, la cena promossa dal Quartiere 5 e dai lavoratori.

Il sindaco, inoltre, in occasione di un evento di grande attenzione mediatica come la pedonalizzazione di piazza del Duomo, aveva al suo fianco una delegazione di lavoratori. Queste sono le tappe di una storia che, con il sì definitivo dei lavoratori di domani mattina, si chiude con il lieto fine”. “Il Comune di Firenze - conclude Dario Nardella - ha dimostrato di credere fino in fondo in questo obiettivo, mettendoci la faccia con fermezza e senso di responsabilità. Questo è lo spirito con cui continueremo a impegnarci su tutte le altre vertenze che avremo di fronte”.

(fp)

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