Tifosi viola, l'amore e l'orgoglio per una città speciale

Oltre 8mila persone ieri pomeriggio al primo allenamento della squadra agli ordini di Beppe Iachini. Non è solo calcio: c'è un senso di appartenenza smisurato, oltre tutto e tutti... Perché il vero tifoso della Fiorentina è prima di tutto un tifoso di Firenze

Antonio
Antonio Patruno
02 gennaio 2020 11:00
Tifosi viola, l'amore e l'orgoglio per una città speciale
Fotoservizio Alessandro Zani

Oltre 8mila tifosi all'allenamento di una squadra che finora ha regalato più delusioni che gioie. Oltre 8mila cuori viola che hanno accolto nel migliore dei modi il nuovo tecnico al coro: "Picchia per noi Beppe Iachini". Oltre 8mila fiorentini che hanno fatto esclamare al presidentissimo Rocco Commisso collegato dall'America tramite il telefonino di Joe Barone: "Orgoglioso di essere fiorentino".

Firenze non è una città normale, si sa, è una città altamente speciale. D'altra parte, come può essere normale una città che ha dato al mondo eredità preziosissime, come (per fare solo quattro esempi) la Cupola del Brunelleschi e il David di Michelangelo, Dante e (in quanto capitale del Granducato di Toscana) l'abolizione della pena di morte, nel 1786?

Il vero tifoso della Fiorentina è prima di tutto un tifoso di Firenze, della sua storia, della sua bellezza, della sua importanza per l'umanità intera. Ed è proprio nei momenti più duri che questa "appartenenza" viene fuori più forte che mai. Quando la squadra sparì e ripartì dalla serie C2, non ci fu il 'fuggi fuggi' generale. Tutt'altro. Firenze rialzò la testa e tornò più forte di prima. Perché non si tratta di una squadra, si tratta di una città speciale. E l'orgoglio di essere fiorentino non può tramontare. Mai.

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