Per rendere possibile la frequenza degli studenti disabili nelle scuole secondarie di secondo grado, il costo sostenuto dai Comuni per l'anno scolastico appena terminato è stato di 2.263.766,95 euro di cui € 394.259,93 per il servizio trasporto e 1.869.507,02 per il servizio assistenza socio-educativa. "Siamo orgogliosi di non aver mancato alla risposta da dare - spiega per la Città Metropolitana di Firenze, il consigliere delegato all'Istruzione Giampiero Mongatti - Nonostante tagli di risorse e contributi insufficienti, non potevamo lasciare indietro nessuno". Il contributo regionale assegnato alla Metrocittà di Firenze è stato di 292.988,42, cifra sufficiente a coprire solo il 12,94% della spesa dichiarata dai Comuni.
Dunque un parziale contributo a fronte di un crescente fabbisogno. In ogni caso, i fondi regionali saranno ripartiti tra le sei Zone socio sanitarie utilizzando il parametro del costo trasporto e assistenza educativa sostenuto dagli Enti, in considerazione della bassa copertura del contributo alla spesa effettiva. I dati sono emersi al 'Tavolo provinciale di concertazione e programmazione', riunitosi in Palazzo Medici Riccardi, in cui è stata esaminata e approvata con le Conferenze di zona per l'Istruzione, la modalità di ripartizione dei fondi per l'anno scolastico 2014/2015 che la Regione Toscana ha assegnato alle Province a scopo di inclusione degli studenti disabili nelle secondarie di secondo grado, per il trasporto scolastico e l'assistenza educativa.
Per i dati del Miur, in Toscana aumentano gli alunni (da 478mila a 480mila), quelli disabili (quasi 500 in più) e le istituzioni: contestualmente si tagliano 212 posti di personale Ata, ecco provincia per provincia i segretari e i custodi che mancheranno. Capitolo insegnanti: in Toscana ci sono 5.306 supplenze annuali, coperte da precari, che garantiscono la didattica ordinaria. Renzi minaccia di non assumere costoro? La scuola non può funzionare, e può essere in pericolo anche la riapertura delle scuole. Hanno detto ieri in conferenza stampa presso la sede di Cgil Toscana a Firenze i sindacati (Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil cuola, Snals Confsal, Gilda Unams Toscana): “Questa complessità della situazione è nota da tempo, il fatto che il Presidente del Consiglio la attribuisca al ritardo provocato o dalla discussione parlamentare o dalla protesta è evidentemente strumentale: bastava per tempo aver approfondito questi contenuti, noti ai suoi apparati ministeriali, per avere oggi una ben diversa situazione.
Ma l'approccio è ideologico e superficiale. Per questo abbiamo chiesto un incontro al Presidente della Regione Toscana: vorremmo spiegare la complessità della situazione e sensibilizzare le istituzioni alla costruzione di un percorso che permetta alla scuola di cambiare davvero”.