Basilica, si ricomincia. Dario Franceschini ha "allontanato i mercanti dal tempio" prevedendo la misura normativa che distanzia le attività commerciali dalle opere d'arte. Un provvedimento che è apparso subito perfetto per risolvere la querelle fiorentina che da mesi si gioca in San Lorenzo. A Firenze però l'odierno round viene deciso dal Tribunale Amministrativo che ha sentenziato in favore dei commercianti sfollati.
Sono finiti in piazza del Mercato Centrale, ma non ci sono mai voluti stare perché "non c'è spazio, non ci trovano, è un parcheggio, è la morte commerciale". Gli ambulanti sperano oggi che il loro progetto di riqualificazione, più volte presentato, venga preso in considerazione con maggiore riguardo e si giunga magari ad un compromesso nella redistribuzione degli spazi.Nel provvedimento operato dall'Amministrazione guidata da Matteo Renzi si specificava l'urgenza di dover abbandonare la piazza per poter eseguire i lavori di riqualificazione, però, a detta dei giudici, mancando il termine di fine dei lavori gli atti risulterebbero di fatto incompleti.
Soprattutto la partita si gioca adesso sulla destinazione della piazza. La piazza era ancora area destinata a mercato ed è questa la carta in mano a Palazzo Vecchio che decidendo in merito al cambio di destinazione intende eliminare il problema "Gli atti sono chiari - ha detto Dario Nardella ai giornalisti - mancano solo gli ultimi passaggi. L'assessore Bettarini spiegherà la situazione, San Lorenzo non è più area mercatale".In San Lorenzo dunque non possono tornare, dove andranno? Restano aperte le varie ipotesi: da piazza madonna degli Aldobrandini alle vie limitrofe fino ad altre parti di Firenze che potrebbero ospitare le bancarelle.
Residenti e commercianti che hanno appeso striscioni ed esultato per lo spostamento, sostenendo in tutto e per tutto la passata Amministrazione e l'elezione dell'attuale, cercano adesso Dario Nardella per ricevere spiegazioni e soprattutto rassicurazioni in merito a ciò che verrà fatto.
