“NavigARNO”: domenica 27 ottobre con la prima edizione dei “Navicelli”

Sport, turismo e natura: dopo aver vogato da Firenze a Pisa si conclude il percorso della Canottieri Comunali Firenze da Pisa a Livorno attraverso il canale di Cosimo I de' Medici, per riscoprire il rapporto con il fiume

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 ottobre 2019 23:55
“NavigARNO”: domenica 27 ottobre con la prima edizione dei “Navicelli”

A sei mesi dalla prima edizione di NavigARNO, la discesa dell’Arno effettuata lo scorso 25 aprile da un gruppo di canoisti della Canottieri Comunali Firenze in un giorno, il prossimo 27 ottobre si torna a navigare il fiume più importante della Toscana con la nuova manifestazione dei Navicelli.

“Tante politiche che stiamo portando avanti con la Regione Toscana – ha sottolineato l'assessora all'ambiente, turismo ed urbanistica Cecilia Del Re – mirano a delocalizzare i flussi turistici. Occorre governare il fenomeno cercando di non far concentrare i turisti sempre nei soliti luoghi delle nostre città. Valorizzare altri territori, oppure altre tratte come quella dell'Arno, è per noi molto importante. Occorre narrare in maniera diversa il nostro territorio partendo da Firenze ma poi spostandosi verso altri lidi. C'è la volontà, da parte di questa amministrazione, di riavvicinare i cittadini all'Arno. Un fiume che, finora, è stato avvertito come minaccia dopo l'alluvione del 1966 ma che, invece, grazie alle opere di messa in sicurezza, cura e bonifica è tornato ad essere un luogo naturale che accoglie i cittadini. Ben venga, dunque, questa bella iniziativa portata avanti dalla Canottieri Comunali Firenze per rendere protagonista l'Arno”.

“Un progetto partito la scorsa primavera grazie agli amici della Canottieri Comunali Firenze con i vogatori over 60 che hanno realizzato la bellissima impresa di vogare l'Arno da Firenze a Pisa in un giorno – ha ricordato la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani – riscoprendo l'ambiente ed il turismo lento lungo le sponde del fiume. Un'esperienza che ha coinvolto tutti i club di canottaggio che si affacciano sull'Arno. Domenica 27 ottobre, grazie all'assessore al turismo della Regione Stefano Ciuffo, si completa il percorso con la Canottieri Comunali Firenze e gli altri club da Pisa a Livorno, le adesioni sono già a quota 200, attraverso il Canale dei Navicelli che è stato appena riaperto in occasione del cinquecentesimo anniversario della nascita di Cosimo I dei Medici”.

“Dall'esperienza di “NavigARNO” – ha detto l'assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo – nasce una riflessione. Negli anni, soprattutto a partire dal dopoguerra, abbiamo perso il rapporto con l'Arno. Abbiamo perso la confidenza con le sponde, con l'acqua, con la quotidianità e con tutte le attività che invece erano parte integrante delle comunità che hanno vissuto e vivono lungo il fiume. L'Arno è diventato una sorta di corpo estraneo rispetto alle città, da guardare con attenzione soltanto in caso di eventi calamitosi.

Abbiamo perso quella parte di legame con una delle aree più autentiche da un punto di vista naturalistico. Questa manifestazione rappresenta una sorta di riappropriazione di questo spazio. I Canottieri in realtà non l'hanno mai lasciato e ne sono stati un presidio. Adesso sono iniziate le “letture” del rapporto col fiume in termini di valorizzazione turistica, con un occhio alle esperienze di altre grandi città europee e per approfittare di un punto di osservazione delle città assolutamente inconsueto.

Grazie a NavigARNO – ha aggiunto Ciuoffo – abbiamo potuto capire cos'è cambiato nel fiume e cercato di sollecitare un'attitudine a rispettarlo, dato che per decenni lo abbiamo utilizzato come discarica, sia in acqua che lungo le sponde, senza alcun rispetto verso la parte più viva del territorio. Questo aspetto va recuperato, ma non possiamo farlo in un giorno. Percorrerlo è un'ulteriore esperienza per raccontare non solo una storia ma un intreccio di opportunità e scenari completamente diversi da quelli urbani.

Un viaggio, attraverso il Parco di San Rossore, anche per raccontare il rapporto tra il fiume ed il mare lungo una delle zone forse più intatte. Recupero del rispetto per il fiume e sostegno a chi, questo rispetto, lo ha sempre avuto. E da qui ripartire per una nuova “lettura” di una parte rilevante della nostra storia”.

“NavigARNO” è un progetto organizzato da Gianmichele Del Bo che la Canottieri Comunali Firenze, società presieduta da Maurizio Severino, ha portato avanti insieme alla Regione Toscana, al Comune di Firenze, alla Navicelli srl, all’Autorità di Bacino del Fiume Arno e all’Arpat con l’obiettivo di testare un percorso navigabile sull’Arno al fine di sviluppare il turismo sportivo-esperienziale e salvaguardare l’ambiente del fiume.

La spedizione della Canottieri da Firenze a Pisa ha stilato un rapporto sulle condizioni del fiume e degli argini, segnalato le criticità e svolto campionamenti di acqua, oggetto di valutazioni da parte di Arpat.

Per i Navicelli l’idea è quella di rendere il fiume, sempre di più, un’opportunità per fare sport e turismo, per vivere un’esperienza nella natura e conoscere i luoghi e la storia della nostra regione.

Se il 25 aprile è stata compiuta la discesa da Firenze a Pisa lungo un centinaio di chilometri di fiume, grazie a una staffetta di quattro equipaggi a bordo di canoe fluviali, questa volta il percorso prenderà avvio dalla sede della Canottieri Arno di Pisa, per raggiungere la città di Livorno attraverso il Canale dei Navicelli.

Il canale, appena rimesso a nuovo, viene aperto straordinariamente per questa manifestazione, che vedrà partecipare decine di rematori e pagaiatori a bordo di diversi tipi di barche: dalle canoe al dragon boat, dalle tavole Sup alle canoe polinesiane.

In questo modo si completerà il percorso che, sull’acqua, collega Firenze con Pisa e Livorno, sfruttando l’opportunità di solcare le acque dei Navicelli nel cinquecentesimo anniversario della nascita di Cosimo primo dei Medici. Fu proprio Cosimo primo, infatti, a commissionare, nella seconda metà del cinquecento, la realizzazione del canale per collegare Pisa al nascente porto di Livorno e favorire il traffico delle merci.

Le imbarcazioni partiranno dai lungarni di Pisa, imboccheranno le porte vinciane e entreranno nei Navicelli, attraversando il comprensorio del Parco di San Rossore, Migliarino e Massaciuccoli su una via d’acqua solitamente chiusa al diporto, fino ad arrivare allo scolmatore di Livorno all’altezza dell’ultimo ponte di Calambrone.

Alla manifestazione denominata “Navicelli” di domenica 27 ottobre, sono state invitate tutte le società sportive di remo e pagaia che si trovano lungo il corso dell’Arno, con l’obiettivo di aprire la partecipazione a quante più persone possibile e rendere i corsi d’acqua protagonisti di un rinnovato interesse ambientale, sportivo e turistico.

“Il cittadino deve riappropriarsi dell’Arno e non guardarlo soltanto con sospetto e paura – commenta il presidente della Canottieri Comunali Maurizio Severino – ed il nostro obiettivo è anche quello, oltre all’attività sportiva, di migliorare la vivibilità delle sponde e del fiume stesso. Queste iniziative sono un momento per constatare lo stato di salute dell’Arno e, con i Navicelli, delle vie d’acqua toscane per programmare interventi che possano portare cittadini e turisti a frequentare il fiume”.

«Il Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli si può visitare in canoa in tutta la sua ampiezza, da Viareggio al Calambrone fino alla Meloria, passando per il lago, i canali come il Barra-Barretta e il Burlamacca, il Serchio, Boccadarno e appunto i Navicelli che sono il cuore dell'evento di domenica. Un turismo dolce e attento alla natura per vivere il territorio in modi differenti, sempre rispettandolo e scoprendo nuovi orizzonti - commenta Giovanni Maffei Cardellini, presidente dell'Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli - in quest'ottica stiamo per lanciare un nuovo progetto di promozione che riguarderà proprio il 'Parco delle Acque', che si affiancherà al marchio delle 'Spiagge del Parco' che ha già riscosso molto apprezzamento e che sarà ulteriormente sviluppato»

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