La fine del Monte dei Paschi di Siena

In grave sofferenza l'istituto senese a causa degli Stress test bancari. Chiusa la controversia della Provincia di Pisa sui Derivati. Monceri nominato DG di Banca CR Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 ottobre 2014 22:34
La fine del Monte dei Paschi di Siena

A seguito delle valutazioni, da parte della BCE, della tenuta del sistema bancario europeo attraverso le simulazioni degli “stress test” sui 131 maggior istituti dell’eurozona, risulta che non avrebbero superato la “prova di sforzo” della Banca centrale anche due banche italiane, MPS e Carige (soprattutto la prima), perchè nonostante tutti i provvedimenti fatti, la crisi è stata più forte di tutte le previsioni più negative. Si tratta di banche di area PD. MPS è stato al centro di una intricata vicenda relativa all'acquisto di derivati. L'allora presidente del Monte de' Paschi di Siena, Giuseppe Mussari, è stato anche presidente dell'Abi, l'associazione delle banche italiane.

Le banche italiane sono le peggiori d'Europa: su 25 bocciate 9 sono italiane. Adesso si impone la ricapitalizzazione di MPS per 2 miliardi di euro, nella speranza che l’istituto possa evitare piani di licenziamento di massa. La Toscana rischia di non avere più una sua banca di riferimento, mentre giorni fa è stata pure commissariata la Banca di Credito Cooperativo di Cascina.Dexia Crediop e la Provincia di Pisa hanno firmato un accordo definitivo con il quale è stata conclusa una lunga, complessa e costosa controversia che si è sviluppata in Italia e a Londra e che ha riguardato il contratto derivato di copertura del rischio di tasso d’interesse stipulato dalla Provincia con la Banca. Con il recente accordo la Provincia ha confermato la validità ab origine del contratto e ha proceduto al pagamento delle somme dovute ai sensi dello stesso, degli interessi di mora e di 444.000 euro come contributo alle spese legali sostenute da Dexia Crediop. Jean Le Naour, Amministratore Delegato di Dexia Crediop, dichiara: “Già da tempo il Consiglio di Stato e la Corte di Cassazione avevano pronunciato una parola definitiva sul contenzioso che la Provincia aveva innescato sulla base delle tesi infondate elaborate dai propri consulenti e che si era pertanto rivelato privo di basi concrete.

La Magistratura ha stabilito infatti che il contratto derivato stipulato dalla Provincia con Dexia Crediop è valido, efficace e perfezionato nell’interesse dell’Ente. Il contratto è ora regolarmente in esecuzione e la Provincia paga un tasso d’interesse del 4,64%, più basso del costo dei finanziamenti a tasso fisso disponibili all’epoca in cui il contratto venne stipulato.”

Il Consiglio di Amministrazione di Banca CR Firenze, riunitosi ieri sotto la presidenza di Giuseppe Morbidelli, ha approvato la nomina di Pierluigi Monceri a Direttore Generale con decorrenza dal 10 novembre prossimo. Il Consiglio ha ringraziato calorosamente il Direttore uscente Luca Severini per la professionalità, l’impegno efficace e costante, la competenza con cui ha contribuito alla riorganizzazione ed ai risultati della banca dal gennaio 2012, data in cui è entrato in carica. Pierluigi Monceri, 52 anni, varesino, è entrato nel Gruppo Intesa Sanpaolo nel 1986 ricoprendo nel tempo diversi incarichi di responsabilità in ambito commerciale, proseguendo poi il suo percorso professionale all’interno delle strutture di Direzione della Divisione Banca dei Territori.

Nel Giugno 2010 è stato nominato Direttore dell’Area Liguria e Piemonte Sud Ovest, incarico mantenuto fino alla nomina a Direttore Generale della Banca di Credito Sardo, dal maggio 2012 a ottobre 2014. Luca Severini, che ha costruito tutta la sua carriera professionale in Banca CR Firenze fin dalla sua assunzione nel maggio 1984, lascia l’incarico in virtù del fatto che è stato nominato responsabile della Direzione Regionale Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Molise di Intesa Sanpaolo.

Approfondimenti

Banca CR Firenze è la banca di riferimento di Intesa Sanpaolo in Toscana ed è presente direttamente nelle province di Firenze, Arezzo, Grosseto, Livorno, Pisa, Prato e Siena con 259 sportelli, di cui 14 sportelli Imprese. Banca CR Firenze controlla inoltre 5 banche territoriali: Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia, Cassa di Risparmio dell’Umbria, Cassa di Risparmio di Civitavecchia, Cassa di Risparmio di Rieti, Cassa di Risparmio di Viterbo, che dispongono complessivamente di 301 sportelli. I clienti di Banca CR Firenze sono circa 615.000, quelli delle banche controllate circa 525.000.

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