Italia-Giappone: un giorno a Firenze i principi Akishino

Gli eventi ufficiali delle Altezze Imperiali a Palazzo Medici Riccardi. La visita agli Uffizi, nel Corridoio Vasariano e a Palazzo Pitti.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 maggio 2016 16:58
Italia-Giappone: un giorno a Firenze i principi Akishino

Prima la tappa al piazzale Michelangelo e al Mercato di Sant’Ambrogio, poi l’Opificio delle Pietre Dure e gli eventi ufficiali in Palazzo Medici Riccardi con il pranzo della Sala Luca Giordano. E nel pomeriggio ancora visite private agli Uffizi, Palazzo Pitti e il museo della Specola. Occhi puntati sulla visita di Stato delle Altezze imperiali principi del Giappone principi Akishino. La coppia imperiale è in Italia, e oggi a Firenze, in occasione dei 150 anni delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone.

La visita è iniziata questa mattina, in forma privata, con la tappa al piazzale Michelangelo per ammirare la vista della città, poi il Mercato di Sant’Ambrogio. Qui i principi sono stati accompagnati dagli assessori alla cooperazione e relazioni internazionali Nicoletta Mantovani e allo sviluppo economico Giovanni Bettarini e dal presidente del Mercato Luca Menoni. Si sono soffermati all’interno di fronte ai vari banchi di alimentari, in particolare a quelli del pesce, e all’esterno a quelli della frutta e dei fiori.

Successivamente si sono trasferiti all’Opificio delle Pietre Dure dove hanno visitato i laboratori dove sono in restauro alcuni dei massimi capolavori dell’arte italiana. Gli illustri ospiti, accolti dal Sottosegretario di Stato Ilaria Borletti Buitoni e dal Soprintendente Marco Ciatti, hanno visitato le due sedi dell’istituto, quella storica in via degli Alfani, che ospita anche il prezioso Museo dell’Opificio, e i laboratori della Fortezza da Basso. Grande l’ammirazione espressa dalle Loro Altezze dinanzi alle massime espressioni dell’arte italiana affidate alle sapienti cure dei restauratori e dei tecnici dell’Opificio, centro di eccellenza internazionale nella tutela dei beni culturali. Il primo dei capolavori visitati, alla presenza del Presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore, Franco Lucchesi, è stata la Porta Sud del Battistero di Firenze, realizzata da tra il 1330 e il 1336.

Da meno di un mese in restauro presso l’Opificio, l’imponente Porta Sud è opera di Andrea Pisano uno dei più celebri scultori italiani del XIV secolo. Compito del restauro portare alla luce ciò che resta della doratura originale, sotto i secolari depositi che ne offuscano totalmente la superficie. Terminata la visita alla Porta Sud, i Principi si sono diretti al Museo dell’Opificio, dove sono rimasti affascinati dalla produzione in pietra dura, diretta filiazione della manifattura fondata nel 1588 da Ferdinando I de’ MediciLe Loro Altezze hanno potuto osservarne da vicino anche la tecnica di lavorazione nel Laboratorio di restauro del commesso in pietre dure, ove si è tramandata sino ai giorni nostri quella manualità che permette oggi all’Opificio di restaurare i “commessi” in pietre pregiate al massimo livello di specializzazione.

Lasciata la sede dell’Opificio in Via Alfani, intorno alle 10, i Principi si sono diretti ai Laboratori di restauro della Fortezza da Basso, dove hanno potuto ammirare altri capolavori dell’arte occidentale: tra questi in anteprima, alla presenza del direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, l’Adorazione dei Magi di Leonardo da Vinci il cui restauro è ormai entrato nella fase finale. Molto amata in tutto il Giappone, l’opera non finita di Leonardo da Vinci è stata osservata da vicino dalle Loro Altezze, le quali hanno ascoltato con grande interesse le spiegazioni del Direttore Schmidt sulla storia del capolavoro e del Soprintendente Ciatti sulla complessa operazione del suo recupero, al fine di restituirlo alla pubblica ammirazione.

Poco prima delle 12 gli eventi ufficiali in Palazzo Medici Riccardi dove sono stati accolti dall'assessore Mantovani e dal vicesindaco della Città Metropolitana Brenda Barnini. Nel cortile le altezze imperiali hanno assistito all’esibizione dei Bandierai degli Uffizi (che hanno donato ai principi marzocca e foulard degli sbandieratori), al concerto Sakura-Komachi oltre che all’esecuzione della canzone “Volare” da parte del coro dei bambini italo-giapponesi. Sempre in Palazzo Medici Riccardi, nella Sala Luca Giordano, si è svolto il pranzo ufficiale con la delegazione giapponese e le autorità italiane.

Sono stati serviti sformatino di pappa al pomodoro con perle di burrata di Andria e vellutata di basilico fresco; mezzi paccheri con zucchine, pesto di fiori di zucca e ricottina salata; filetto di vitello con salsa al Vermentino con misticanza di stagione, pomodorini concassé e millefoglie di patate di Marradi; e per finire gelato di crema del Vivoli su disco di sfoglia con scagliette di cioccolato fondente e fragole. Nel pomeriggio le Altezze Imperiali del Giappone hanno visitato gli Uffizi, hanno percorso il Corridoio Vasariano fino a Palazzo Pitti, dove hanno potuto ammirare da vicino ulteriori capolavori della Galleria Palatina, a Palazzo Pitti.Accolti dal Direttore Eike Schmidt nel Cavalcavia Vasariano, che unisce Palazzo Vecchio e gli Uffizi,prima di entrare in Galleria la coppia imperiale ha ammirato le due Regine di Francia di Casa Medici(Caterina e Maria) nei dipinti di Jacopo da Empoli, poi mostrato interesse per la Tribuna del Buontalenti, perii Ritratti dei Duchi di Urbino di Piero della Francesca, ha visitato le sale di Michelangelo (ammirando ilTondo Doni) e di Botticelli, ascoltando le spiegazioni del Direttore relative alla Nascita di Venere e allaPrimavera.Quindi le Loro Altezze sono scese al Piano Nobile del complesso vasariano per ammirare, dopo unasosta davanti alla Madonna dal collo lungo di Parmigianino, i capolavori di Leonardo da Vinci (Battesimo di Cristo e Annunciazione), prima di risalire al secondo piano per accedere al Corridoio Vasariano.Ascoltando con attenzione i commenti del Direttore Schmidt, la coppia imperiale ha ammirato il panorama a valle del Ponte Vecchio dai finestroni del Corridoio e si è soffermata davanti ad alcuni autoritratti: in particolare quello di Marc Chagall e dell’artista nipponica Yayoi Kusama; quindi ha proseguito fino a Palazzo Pitti dove, nella Galleria Palatina, ha manifestato ammirazione per la Madonna della seggiola di Raffaello, per la Maddalena penitente di Tiziano e infine per la luminosissima Sala Bianca.Saliti al secondo piano della Reggia fiorentina, i Principi di Giappone sono poi usciti nel Giardino di Boboli, avviandosi verso il Museo della Specola..

Infine la visita al Museo di Storia Naturale La Specola.

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