Identità e vittoria: il Siena trova quanto cercava, Monza battuto

I gol di Oukhadda e Migliorelli regalano 3 punti sul campo della capolista. Robur a meno 6 dalla vetta. Dal Canto ha forse trovato la strada giusta

Giuseppe
Giuseppe Saponaro
26 settembre 2019 07:08
Identità e vittoria: il Siena trova quanto cercava, Monza battuto

Il Siena trova la sua identità. Questo dice la serata del dopo Monza. La notizia non è che la Robur vince contro la prima in classifica. Non è quella che riceve i complimenti anche dal cavalier Berlusconi nel dopo gara. E nemmeno che riesce a tenere inviolata la porta di Confente.

La notizia vera riguarda l’identità trovata reale primo passo, condizione essenziale per una compagine che ambisce a traguardi importanti (perché no, si legga serie B). Ma riavvolgiamo il nastro, fino a ieri.

Allo stadio Brianteo il Siena giunge reduce da un cammino casalingo da zero in condotta e in classifica. Arriva con la consapevolezza che, in caso di sconfitta, avrà 12 punti da recuperare alla capolista nonché corazzata del girone: appunto il Monza.

Mister Dal Canto, diciamo noi saggiamente, capisce che la sua squadra ha necessità di muscoli ed indovina le scelte: Buschiazzo (all’ottimo esordio dal primo minuto) con D’Ambrosio e Baroni nel trio difensivo. A centrocampo si rivedono (quanto ci sono mancati!) i centimetri e i chili di Da Silva con la rapidità di Arrigoni. Il regista è Gerli (elemento imprescindibile) con Oukhadda e Panizzi esterni. Polidori e Cesarini in avanti.

I bianconeri fanno la loro partita di attesa e contropiede e quando possono graffiano facendo male. Non è casuale che le due azioni da gol nascono da veloci ripartenze che trovano prima il gol fortunoso di Oukhadda (ancora tra i migliori) e poi quello di rapina di Cesarini (sempre lui!).

Sullo sfondo una squadra che non sembra mai soffrire troppo l’ardore agonistico dei padroni di casa che hanno occasioni da gol ma non riescono mai ad infrangere il muro. Scusate se è poco.

Mister Dal Canto, sullo specifico punto, sembra, sul sito robursiena.it, concordare: “Spevamo che per venire a fare risultato qua serviva una partita, soprattutto dal punto di vista difensivo, al limite della perfezione”.

Poi la frase che fa intendere quello che abbiamo già anticipato: “secondo me se oggi avessimo vinto con noi il campionato sarebbe già finito. È un piacere giocare questo tipo di partite. Vogliamo tentare di fare un buon campionato e stare nelle posizioni di vertice, per farlo dobbiamo cambiare il cammino in casa”.

Parole profetiche. Cambiare il cammino in casa. Crediamo che questo si possa fare rispettando quell’identità che, forse, si è appena trovata. Al Franchi il gioco dovrà essere imposto è vero: non ci si potrà limitare a contenere cercando il contropiede. Ma pare che la strada, quella giusta, passi attraverso, prima di tutto, la conferma di uomini chiave: 

Gerli e Da Silva su tutti. Il modulo? Sembra che questa squadra si esprimi meglio con il 3-5-2 avendo, sulle corsie esterne, giocatori che non tutti, anzi ben pochi, possono permettersi: si legga Oukhadda, Panizzi e Migliorelli (entrato in corsa ma decisivo nell’azione del gol).

Ultime ma meritate parole per Cesarini: tiene alta la squadra, fa gol. Leader indiscusso che “canta e porta le croce”: è ora che, anche lui, ne sia consapevole.

nella foto mister Dal Canto

MONZA: Lamanna, Fossati (4’st Galli), Bellusci, Chiricò (15’st Mosti), D’Errico (32’st Iocolano), Finotto, Scaglia, Armellino, Franco (32’st Anastasio), Lepore, Gliozzi (15’st Brighenti). All. Brocchi. A disp. Sommariva, Marconi, Palazzi, Negro, Marchi, Di Munno, Sampirisi.

ROBUR SIENA: Confente; Buschiazzo, Baroni, D’Ambrosio; Oukhadda, Arrigoni (15’st Serrotti), Gerli, Da Silva, Panizzi (15’st Migliorelli); Polidori (31’st Guidone), Cesarini (42’st Guberti). All. Dal Canto. A disp. Ferrari, Bentivoglio, Ortolini, Varga, Romagnoli, D’Auria, Vassallo, Setola.

Arbitro: Luca Zufferli (Udine). Assistenti: Paolo Laudato e Francesco Bruni

Marcatori: 24’pt Oukhadda, 36’st Cesarini

Ammoniti: Panizzi, Da Silva, Scaglia, Confente, Buschiazzo

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