I motivi di un pari mal digerito dalla piazza: malumore sui social

Il pari di ieri ha scatenato il disappunto di molti.Calo fisico nel 2° tempo,sostituzioni tardive,mancanza di un bomber?Intanto, si attende il mercato

Giuseppe
Giuseppe Saponaro
14 gennaio 2020 17:44
I motivi di un pari mal digerito dalla piazza: malumore sui social

Ci sono partite che, a prescindere dal risultato, lasciano dietro di se uno "sciame" di commenti, giudizi, idee, critiche. Il pareggio di ieri è tra queste: per come il Siena ha giocato, per le modalità con le quali il risultato è maturato, per le aspettative che,  inevitabilmente , il match si trascinava. 

Partiamo dalla fine: la Robur era reduce dalla batosta di Novara seguita poi dalla lunga pausa natalizia. Anche tra i tifosi, serpeggiava, forte, la voglia di vittoria, il desiderio di riscatto. Proprio per questo, a prescindere dalla prestazione che comunque non è stata affatto convincente, pareggiare a 6 minuti dalla fine del tempi regolamentari fa male. Molto male.

I motivi del pareggio

È stato evidente il fatto che, nella seconda frazione, il rendimento fisico di diversi interpreti è calato. Questo non significa che il Siena sia andato sempre sotto sul piano del gioco ma è chiaro che i ritmi, ben tenuti nella prima frazione, si sono affievoliti. La Juve dunque è cresciuta. Peraltro, sull'episodio decisivo del gol avversario, c'è da analizzare l'evidente calo di tensione: si è presa una rete su una punizione morbida arrivata dal settore centrale. Scusate se è poco. 

Forse Dal Canto avrebbe potuto cambiare prima? Le prime sostituzioni sono arrivate con Campagnacci e Arrigoni al minuto 29' del secondo tempo. Forse se il mister avesse avuto Cesarini e Guberti disponibili e pronti li avrebbe lanciati nella mischia prima. Forse. È certo che , lui per primo, avrebbe voluto i 3 punti.

Chiusura per le punte. Guidone e D'auria non hanno inciso ma è anche vero che non hanno avuto grandi chance per farlo. Complice la partenza di Polidori, pare decisivo l'arrivo di un uomo gol. Un calciatore capace di spostare gli equilibri.

Sullo sfondo rimane un fatto: chi guarda, chi osserva, chi tifa può legittimamente criticare. È il bello del calcio. Ma è anche vero che, in certi momenti, l'unità di intenti e la fiducia dell'ambiente aiutano a sopperire alle lacune.

Questo è un momento delicato. Se il Siena avesse vinto, oggi parleremmo di una squadra terza in classifica. Ciò significa che, da ora in poi, i punti serviranno come il pane. Senza forse. 

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