Franchi incubo in campionato, ok in Coppa. I perché di un Siena che non spicca il volo tra le mura amiche

In Coppa Italia tutto liscio: ieri battuto il Teramo 3-1. Siena a quarti. In campionato 25 punti: 6 in casa e 19 fuori. Il problema? Proviamo a capire

Giuseppe
Giuseppe Saponaro
28 novembre 2019 07:21
Franchi incubo in campionato, ok in Coppa. I perché di un Siena che non spicca il volo tra le mura amiche

“Nel mezzo del cammin” scrive Dante mentre si appresta ad approcciare la “selva oscura” avendo smarrito la diritta via. E’ proprio la via che cerca di ritrovare un Siena che, tra le mura amiche, vince e convince in Coppa Italia facendo tremendamente fatica in campionato. 

Superare i limiti e scoprire le proprie possibilità: sembra questo il viatico migliore per una svolta che giungerebbe come regalo natalizio anticipato. I tifosi non aspettano altro.

La squadra, osservata ieri nella serata umida del Franchi, è lontana parente di quella vista domenica nel derby contro il Pontedera. La prima “mamma”, la seconda “matrigna”. Contro i teramani una superlativa prova di Guberti, 3 assist, ha regalato gioe a Campagnacci (gol di petto), Arrigoni (bomba dal limite) e Polidori (rete di rapina). Perle preziose incastonate in una prova autoritaria, da squadra superiore: sicura dei suoi mezzi. Il gol degli ospiti nulla ha tolto ad un punteggio che poteva assumte connotati ben più ampi.

Da questo match si deve ripartire per ritrovare una reale nuova identità che, oggi più che mai, passa da tre aspetti: approccio generale, ritrovamento di un bomber e ruolo di Guberti.

Approccio generale

In una parola cinismo. Molto spesso, non è stato un problema di approccio alla gara ma bensì di puri episodi che hanno condannato i ragazzi di Dal Canto ad andare sotto la doccia a mani vuote. Maggiore concretezza e capacità di far male quando serve, sarebbero autentica manna dal cielo.

L’assenza di un bomber

La contemporanea presenza di attaccanti esperti come Polidori e Guidone aveva fatto ben sperare. Affiancati da Ortolini, i 3 sembravano comporre davvero una delle migliori artiglierie pesanti dell’intero campionato. I gol firmati da questo tris in campionato sono stati in totale 4. Pochini. La piacevole sorpresa, D’ Auria, non è bastata: 3 reti. Cesarini, dopo un inizio scoppiettante, 6 reti, si è un po’ frenato almeno in fase realizzativa. Per il resto, hanno segnato altri 4 giocatori (Arrigoni, Oukhadda, Baroni e Guberti per un totale di 6 reti). La speranza è, non tanto nel mercato di gennaio, quanto nell’inversione di rotta di uno dei nominati.

Il ruolo di Guberti

Senza pensare a chi ci sarebbe dovuto essere ma non c’è (Bentiviglio), è giunta l’ora di capire quanto può fare chi c’è. Ieri, Guberti è apparo autentico extraterrestre tra terrestri. Questo ragazzo, che ha calcato palcoscenici ben più prestigiosi, ha in mano le chiavi per far partire il motore. Se lui mette il turbo, la squadra vola.

In sintesi, questo Siena ha dentro di se tutte le energie e capacità per sovvertire il suo destino perché, di esso, è unico artefice. E’ come se ci fosse una mappa per il tesoro ma la squadra non riuscisse a trovarlo perdendosi nei meandri di una foresta incantata, la selva oscura dantesca. Si il Siena deve ritrovare la “retta via smarrita” quel tesoro che si chiama, anche in campionato, “vittoria al Franchi”.

la foto è tratta dal sito ufficiale della Robur

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