Firenze, due strade su tre dedicate a donne? Draghi non ci sta

Il capogruppo di Fratelli d'Italia in Palazzo Vecchio: "Regolamento toponomastica, una sciocchezza l'equilibrio di genere. Imporre le 'quote rosa' alle strade è l'ennesima forzatura fuori luogo. Credete che Margherita Hack, Wanda Ferragamo, Oriana Fallaci, Rossella Casini, avrebbero voluto essere 'tutelate' da questo regolamento cavilloso?"

Redazione Nove da Firenze
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29 giugno 2020 17:33
Firenze, due strade su tre dedicate a donne? Draghi non ci sta

"Non mi stupisce più che il partito democratico e la lista Nardella vogliano a tutti costi, invece di sburocratizzare la pubblica amministrazione, imporre l'equilibrio di genere anche nell'intitolazione di targhe e strade, con la motivazione che poche strade sono intitolate a donne. Che rimedio allora? Due strade su tre in futuro dovranno essere con toponimi femminili". Questo l'appunto del capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi, che prosegue e rincara la dose: "Ma nessuno ancora si è reso conto che a Firenze ci sono ancora strade dedicate all'Unione Sovietica e alla Jugoslavia, paesi seppelliti per fortuna dalla storia. Infine, credete veramente che Margherita Hack, Wanda Ferragamo, Oriana Fallaci, Rossella Casini, avrebbero voluto essere "tutelate" da questo regolamento cavilloso?".

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