Coronavirus: in arrivo 10 milioni di mascherine protettive per tutti i toscani

Oltre ai 12 milioni di pezzi acquistati da Fondazione CR Firenze e atterrati a Pisa venerdì. Donate 90 mila dalle Pmi cinesi ai Comuni di Pistoia, Firenze e Prato. La Fondazione Andrea Bocelli dona 300 mascherine FFP2 al San Giovanni di Dio. Il Rotary Club Valdelsa dona agli ospedali di Empoli e di Campostaggia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 aprile 2020 14:44
Coronavirus: in arrivo 10 milioni di mascherine protettive per tutti i toscani

Nessuno può restare indifferente di fronte a questa situazione. Il Governo sta cercando di bloccare questa pandemia attraverso una serie di azioni e di raccomandazioni che, speriamo, porteranno presto alla risoluzione del problema.

E’ arrivato nella notte, proveniente dall’aeroporto di Pisa, il primo contingente dei 10 milioni di mascherine proveniente dalla Cina e stoccato a Calenzano nei magazzini della Protezione civile della Città Metropolitana. Il presidente della Regione Enrico Rossi ha chiarito come le mascherine arriveranno nelle case dei cittadini toscani.

“Le mascherine protettive – ha detto il presidente – verranno distribuite alle Protezioni civili provinciali e da queste ai Comuni. Mi sono sentito con Matteo Biffoni, presidente dell’Anci, l’accordo è che siano i sindaci sul territorio a distribuirle casa per casa e a comunicarmi poi l’avvenuta distribuzione. A questo punto scatterà l’obbligo di indossarle in tutte quelle circostanze, pubbliche e private, in cui la distanza sociale non è sufficiente alla protezione primaria delle persone: l’obbligo sarà contenuto nella nuova ordinanza che firmerò nelle prossime ore”. “Vogliamo che si evitino fenomeni speculativi – ha aggiunto Rossi – perché la mascherina è un bene primario, uno strumento di protezione.

Ci siamo impegnati molto fin dall’inizio a produrne anche in Toscana e ne abbiamo ordinate altri 20 milioni in Cina, perché pensiamo che si tratti di un’iniziativa di protezione primaria che rivolgiamo a tutti i cittadini e a tutte le famiglie”.

Erano arrivati venerdì, con due aerei cargo provenienti dalla Cina a atterrati all'aeroporto Galilei di Pisa, gli ultimi materiali per far fronte all'emergenza coranavirus, acquistati da Fondazione CR Firenze e dalla Regione Toscana per le strutture sanitarie del territorio e per le associazioni del terzo settore. In particolare, a bordo di un Boeing 757 e di un Boeing 777, sono giunti 10 milioni di mascherine FP1 e 2,2 milioni di mascherine FP2, 200.000 kit anticorpi, 232 caschi respiratori, 1.000 occhiali a casco, 30.000 tute antibatteriologiche 50.000 camici per un valore complessivo di 20 milioni di euro che saranno destinati in gran parte all'Ente di supporto tecnico-amministrativo regionale.

Questi materiali, che vengono sdoganati tra stasera e domani all'Aeroporto di Firenze, sono l'ultimo stock di una grande quantità di apparecchiature sanitarie (erano già arrivati nei giorni scorsi 42 respiratori e 200.000 mascherine) acquistate anche dalla Fondazione nell'ambito di uno stanziamento complessivo di 3,2 milioni di euro per combattere il coronavirus deliberato dal Consiglio di Amministrazione e poi ratificato dal Comitato di Indirizzo.

''Con questo ultimo arrivo - ha dichiarato il Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori - crediamo di essere riusciti in tempi rapidissimi a far avere alle strutture apparecchiature importanti non solo per la cura dei malati, ma anche per la sicurezza del personale. Animati da questo stesso spirito abbiamo anticipato alla Regione Toscana 22 milioni di euro per poter pagare materiale sanitario destinato alle strutture del territorio. Rinnoviamo il nostro ringraziamento a Toscana Aeroporti e al suo Presidente Marco Carrai per l'aiuto determinante che ci da dato per il reperimento e per la sollecita consegna di tutta la merce''.

Sempre venerdì 300 mascherine FFP2 - e ancora i contatti sono aperti per la donazione di altro materiale - sono state consegnate dalla Fondazione Andrea Bocelli al direttore dell’ospedale San Giovanni di Dio. La Fondazione nel comunicare la volontà di donare le 300 mascherine, ha espresso stima e grande riconoscenza per il prezioso lavoro che viene svolto dall’ospedale in questi giorni così difficili. Le mascherine sono state donate per il reparto adibito al contrasto dell’emergenza Covid presso il San Giovanni di Dio. Per l’altro materiale che la Fondazione si è resa disponibile a donare, l’ospedale ha già fatto sapere che servirebbero camici impermeabili con polsino, tute impermeabili, protezioni facciali visiere, camici TNT, calzari al ginocchio impermeabili e maschere filtranti FFP2 e FFP3.

“Siamo profondamente grati alla Fondazione Bocelli per la donazione delle mascherine – dichiara Simone Naldini, direttore del presidio ospedaliero – Questi dispositivi sono di estrema importanza in questo momento anche per il nostro ospedale. Ringraziamo la Fondazione anche per come si è subito resa disponibile a fornirci altro materiale”.

Alcune centinaia di mascherine sono state consegnate venerdì alla sede Cisl di via Tintori 17 dal Comune di Campi, nell’ambito dell’operazione per la diffusione tramite le associazioni e il volontariato di questi mezzi di protezione individuale ai cittadini campigiani. Per concordare la consegna cittadini e lavoratori possono contattare la Cisl ai numeri di telefono 338-9539130 e 339-7733098“Tutti – dicono dalla Cisl di Campi - in questo momento difficile cerchiamo di dare il nostro contributo, collaborando per la protezione delle persone da questo virus, nella speranza che si possano riprendere gradualmente le attività di lavoro e di relazione che tanto ci stanno mancando in questo frangente.”

In un momento così difficile per il nostro Paese, continuano ad arrivare dalla Cina segnali di grande sensibilità nei confronti dell’Italia, alle prese da oltre 40 giorni con COVID-19, il terribile virus che ha causato migliaia di morti, ha portato i nostri ospedali al limite del collasso e ha costretto milioni di persone nelle proprie case per cercare di combattere questo terribile nemico invisibile. Grazie a Xu Jinhua, Capo Rappresentante del Comitato investimenti e sviluppo della Associazione Cinese delle piccole e medie imprese in Italia, sono state consegnate giovedì pomeriggio a Fabrizio Tesi – Legale Rappresentante della Giorgio Tesi Group - tramite il proprio incaricato King Li, 90.000 mascherine chirurgiche destinate ad essere distribuite in parti uguali ai sindaci di Firenze, Prato e Pistoia. Un rappresentante dell’Associazione Cinese delle piccole e medie imprese (WSEA) è stato ospite dell’azienda vivaistica pistoiese nel momento dell’avvio dell’epidemia di Coronavirus nella provincia cinese di Hubei e in quell’occasione si rese disponibile – in caso di necessità – ad offrire il loro aiuto nel caso il contagio fosse scoppiato anche nel nostro Paese. Con l’aggravarsi della pandemia sono continuati i contatti e WSEA, come promesso ha fatto la propria parte facendo arrivare a Pistoia 90.000 mascherine chirurgiche, indispensabili per i nostri medici, infermieri, farmacisti e operatori sanitari, che con grande impegno lavorano senza sosta da ormai quasi due mesi cercando di salvare la vita a tanti malati e di sconfiggere questo terribile virus.

Giovedì 2 aprile, il Sindaco del Comune di Scarperia e San Piero Federico Ignesti ha ricevuto una donazione di n. 200 mascherine dotate di filtri (le cosiddette FFP2 ad alta efficacia filtrante) e riutilizzabili fino a 4 volte. Ad effettuare la consegna gratuita al Comune la ditta locale Edil Lamce con sede in Scarperia e San Piero che ha voluto in tal modo contribuire a contrastare il diffondersi delle contaminazioni sul nostro territorio e dare una mano alle persone che si trovano più esposte al rischio di contagio.

La ditta ha scelto di consegnare il materiale al Comune ritenendolo il soggetto più adatto, in quanto rappresentante dell’intera collettività e coordinatore delle varie attività create sul territorio per far fronte all’emergenza, a distribuire le mascherine a chi ne ha più bisogno. In proposito il Sindaco Federico Ignesti ha affermato “di consegnare subito le mascherine alle Misericordie di Scarperia e di San Piero a Sieve che con i loro operatori stanno lavorando molto per alleggerire i disagi dell’emergenza soprattutto nei confronti delle persone più fragili, alla RSA di S.

Francesco che si prende cura dei ricoverati presso la struttura e agli operatori dei servizi esterni del Comune e alla Polizia Municipale distrettuale che sono ogni giorno esposti a molti contatti interpersonali. Ha infine concluso dicendo: “Ringrazio a nome di tutti la ditta Edil Lamce per il contributo che ha voluto dare. Andiamo avanti, teniamo duro e tutti insieme ce la facciamo”. Con l’occasione è anche importante ricordare chi e come devono essere utilizzati i dispositivi di protezione.

Le mascherine FFP2, come quelle donate dalla ditta, ed anche le FFP3 sono datate di filtri e garantiscono una protezione dalle particelle infettanti di piccolissime dimensioni e sono pertanto particolarmente indicate per gli operatori sanitari e di assistenza sociale che si prendono cura dei pazienti e/o dei malati contagiati dal virus nonchè per gli operatori che si vengono a trovare a contatto ravvicinato con persone potenzialmente infette. Invece le mascherine cosiddette chirurgiche hanno un livello di protezione più basso ma possono essere utili alla maggioranza dei cittadini nelle situazioni in cui ci possono essere più persone, magari inconsapevolmente malate, e dove non si riesce sempre a mantenere la giusta distanza.

Possono allora essere indossate per esempio al supermercato a fare la spesa insieme ad altre persone, o sul mezzo di trasporto per chi ancora deve andare a lavorare. Naturalmente non è necessaria quando si cammina all’aperto e si è da soli; il virus non sta “sospeso” nell’aria, ma la principale via di trasmissione, ormai lo sappiamo ma è bene ricordarlo, sono le goccioline di saliva infette che entrano direttamente in contatto con le nostre vie respiratorie. E’ utile infine ricordare che l’utilizzo della mascherina, anche nelle situazioni consigliate, è utile se è accompagnato sempre da scrupolose norme igieniche che devono essere seguite anche per mettere e togliere i dispositivi di protezione e nella loro adeguata sostituzione.

Un’altra donazione, un’altra azienda del territorio che ha momentaneamente riconvertito la propria produzione e si dedica alla realizzazione di mascherine protettive. È la Factory di Fucecchio, produttrice del Marchio DROMe, che ha fatto pervenire al Comune di Empoli 150 mascherine di cotone, lavabili, in cui è inseribile un ulteriore strato di materiale filtrante usa e getta.

«Siamo fermi volontariamente con le nostre produzioni dal 13 marzo – racconta Ferrero Rosati, il titolare – e abbiamo iniziato a fare mascherine per noi, per i nostri dipendenti, visto che non se ne trovavano. Poi le hanno iniziate a richiedere anche dagli ospedali. Ne abbiamo donate oltre 1000 al Meyer, poi a Careggi, a San Miniato e ora a Empoli. Vogliamo dare il nostro contributo anche al Comune di Empoli. Le mascherine sono riciclabili, ecostenibili, in cotone puro e quindi lavabili, e hanno una tasca per incrementare con un filtro la capacità di protezione. Le facciamo tutte per donarle. È il nostro piccolo contributo per vincere tutti insieme questa guerra. Finché abbiamo materiale produciamo».

Al Comune di Empoli ne sono state donate 150. Questo il bel gesto di Ferrero Rosati e della sua Factory-Drome. Solidarietà e senso civico, un binomio che fortunatamente sta accomunando tanti imprenditori illuminati e tanti cittadini sensibili.

Proseguono le donazioni del Rotary Club Valdelsa nella lotta al Coronavirus e alle ricadute dell’epidemia sul territorio. Salgono a 6 mila e 300 euro le donazioni effettuate a sostegno di alcune associazioni dell’Empolese-Valdelsa per interventi a favore dei più bisognosi e per l’acquisto di mascherine, donate al pronto soccorso dell’ospedale “San Giuseppe” dell’Asl Toscana centro e dell’ospedale Alta Valdelsa di Campostaggia dell’Asl Toscana sud est.

“Abbiamo sentito la necessità di renderci utili come meglio potevamo. Il Club si è mostrato unito e solidale nel dare concretezza al nostro desiderio di renderci utili in questo periodo di grave emergenza sanitaria, che è anche economica – ha dichiarato Giuseppe Righi, presidente del Rotary Club Valdelsa per l’anno rotariano in corso –. I soci sono stati tutti ben lieti di contribuire come Club, testimoniando l’apprezzamento per il lavoro straordinario che sia gli operatori sanitari che il volontariato svolgono quotidianamente per aiutare il prossimo. Di questo immenso lavoro siamo molto grati e ringraziamo”.

Mascherine made in Radicondoli, prodotte direttamente dai volontari delle associazioni del territorio. Ma non solo. Ne sono già arrivate anche grazie a donazioni private, sempre di residenti a Radicondoli. Un totale di 900 mascherine che sono andate alle associazioni di volontariato e che sono in corso di distribuzione alla cittadinanza. Accade a Radicondoli. Sono 300 le mascherine, in cotone e lavabili, prodotte dai volontari dell'Associazione Casole Eventi. Ma non solo. Sta partecipando alla produzione di mascherine anche il Centro di Aggregazione Radicondoli Belforte le cui attività non si sono fermate in questo periodo di quarantena.

L’invito è quello di cucire da casa con stoffa ed elastico. Il ritiro è previsto per l’8 aprile da parte della stessa associazione. A tutto questo se ne aggiungono 600 donate da Federico Caldini, imprenditore di un oleificio nel territorio di Radicondoli e presidente dell’associazione sportiva Asd Radicondoli, ovvero la squadra dilettantistica di calcio maschile locale. Queste sono state donate in parte all’amministrazione comunale e in parte alla Pubblica Assistenza di Radicondoli che fa servizi anche fuori territorio.

Tutto questo renderà possibile rispondere alla maggior parte delle richieste dei cittadini.

“Dico davvero grazie ai volontari e ai privati, al loro grande cuore che in questo momento si conferma all’interno di una comunità che è forte, unita, con un forte senso di identità e solidarietà. Insieme ce la faremo”, dice il sindaco Francesco Guarguaglini.

La consegna delle mascherine sia a Radicondoli che Belforte avviene a cura dell'amministrazione comunale, in modo capillare (casa per casa, da volontari che l’amministrazione ringrazia) e privilegia i cittadini sopra i 65 anni, gli operatori commerciali, i volontari sanitari, chi soffre di malattie croniche, lavoratori pendolari fuori dal comune, tutte persone che possono essere segnalate al numero 335 6416412 per permetterne la consegna in tempi brevi.

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