Coronavirus, accordo tra industriali e sindacati toscani: prima la salute

Metalmeccanica, comunicato congiunto Confindustria, Fim, Fiom, Uilm Firenze. Ai lavoratori che garantiscono i servizi essenziali è assicurato il rispetto delle norme. Monitoraggio costante degli effetti della crisi sul sistema produttivo fiorentino. Il 70% delle aziende ha chiesto gli ammortizzatori sociali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 marzo 2020 15:17
Coronavirus, accordo tra industriali e sindacati toscani: prima la salute

FIRENZE, 27 marzo 2020 – Ai lavoratori delle industrie che stanno garantendo i servizi essenziali è assicurato il rispetto delle norme previste dall’accordo per la sicurezza del 14 marzo scorso che hanno consentito le attivazioni dei comitati sulla sicurezza in tutte le aziende metalmeccaniche della provincia di Firenze dov'è presente il sindacato; accanto a questo, Confindustria e Organizzazioni Sindacali stanno mettendo a punto insieme alla Regione Toscana, le linee di indirizzo regionali per assicurare la tutela dei lavoratori.

La gestione della complessa situazione venutasi a creare con il Covid-19 è stata al centro dell’incontro che si è svolto stamani in video conferenza, tra il presidente della sezione Metalmeccanica di Confindustria Firenze Paolo Sorrentino, il segretario della Fim Alessandro Beccastrini, il segretario della Fiom Daniele Calosi e il segretario della Uilm Davide Materazzi.

Confindustria ha ribadito la massima apertura al dialogo, alla collaborazione e ad un monitoraggio costante degli effetti della crisi sul sistema produttivo fiorentino: con grande senso di responsabilità da parte di tutti, va salvaguardata anzitutto la salute delle persone, elemento essenziale anche per garantire anche la vita delle imprese. Oggi, e più di prima, è il tempo e il momento in cui lavoratori, imprese e istituzioni devono operare insieme per impedire che dopo al fermo temporaneo delle attività e al rallentamento della produzione non faccia seguito una chiusura definitiva per molte aziende.

Le Organizzazioni sindacali hanno anche ribadito, come scritto sulla lettera di CGIL, CISL, UIL, l'importanza di arrivare per le aziende il prima possibile al conguaglio delle cifre anticipate a titolo di indennità di Cassa Integrazione, così come la disponibilità a far ripartire prima possibile quelle aziende che hanno la tecnologia per operare nella filiera del biomedicale, fornendo componenti per tutto quanto necessario ad affrontare l'epidemia di Coronavirus. Dobbiamo sollecitare le istituzioni per mettere in campo azioni comuni a favorire la liquidità per le imprese e l’anticipazione dei trattamenti di cassa integrazione. Dall’incontro, è emersa anche la proposta di sensibilizzare le imprese, che hanno fatto ricorso agli ammortizzatori sociali e che hanno liquidità, ad eventuali anticipi sulla cassa integrazione.

Infine, Confindustria, FIM, FIOM e UILM hanno ribadito l'importanza della moratoria sui licenziamenti individuali e collettivi durante questa fase complicata, così come stabilito dal Decreto “Cura Italia”.

“Non facciamo sconti sulla sicurezza dei lavoratori – dice Paolo Sorrentino, presidente della Sezione Metalmeccanica di Confindustria Firenze -. Le nostre imprese stanno affrontando con grande coraggio questa emergenza: siamo certi che i lavoratori e le loro associazioni di rappresentanza vivono questo momento con lo stesso senso di responsabilità. Questa non è una contrattazione: è una battaglia per la sopravvivenza. O si vince tutti insieme o si chiude”.

“Oggi più che mai imprese e lavoratori hanno bisogno l’uno dell’altro - aggiunge il segretario della Fim Alessandro Becastrini – e non si può affrontare questo periodo come fosse una emergenza qualsiasi. Serve coesione tra lavoro e lavoratori per uscirne”.

“Le lotte e la nostra determinazione hanno portato a questo incontro che giudichiamo positivamente. La tutela della salute e la tutela del reddito dei lavoratori sono le cose più importanti ed è la priorità del Sindacato - dice il segretario della Fiom Daniele Calosi –. Oggi più che mai stiamo affrontando una situazione difficile, ci vuole intelligenza collettiva: il Sindacato. Da questa crisi ne usciremo col lavoro. Forza, coraggio e unità: da un problema così complesso ne possiamo uscire solo in modo collettivo e senza egoismi”.

“Il nostro settore, la metalmeccanica, è trasversale nel fornire beni e servizi a molteplici filiere di altri comparti economici - conclude il segretario della Uilm Firenze Davide Materazzi -. Dobbiamo dunque pensare in primo luogo a mettere in sicurezza tutti i lavoratori chiamati a garantire servizi essenziali e strategici, ma dobbiamo anche pensare a salvaguardare le economie delle famiglie. Questa emergenza sanitaria avrà grosse ripercussioni sul nostro tessuto economico, sta a noi parti sociali, Fim Fiom Uilm e Confindustria, sollecitare le istituzioni tutte a farsi garante per il rispetto del bene comune che rappresentano le nostre imprese ed i nostri lavoratori per far sì che si possa ripartire dal lavoro e dalle nostre eccellenze".

Nel corso dell’incontro Confindustria Firenze ha sottolineato come stia supportando le proprie imprese nell’attivazione degli ammortizzatori, di cui ad oggi, hanno fatto richiesta circa il 70% delle aziende.

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