Angelo Ardito, pugile del promoter Loreni, farà di tutto per conquistare il titolo di campione d'Italia, Pisanti è un ottimo avversario e nessuno si sogna di sottovalutarlo, detto questo: “è un impegno importante, - dice Angelo - è quello che volevo, sto lavorando bene. Ho buone sensazioni, e la sessione di guanti con Traversi ha contribuito ad aumentarle”.
“Stiamo preparando - continua Boncinelli - questo match dal 20 Giugno scorso, quando Angelo è sceso dal ring che lo vedeva opposto a Priore. Angelo in palestra è un atleta serio, puntuale timbra il cartellino e si allena finchè il suo turno non è finito. È consapevole che il 27 Novembre deve fare il match della vita”.L'intervento dell'assessore allo sport del comune di Scandicci, Andrea Anichini, è volto a testimoniare l'orgoglio nel poter riportare la Boxe nel suo comune che in questo territorio vanta una tradizione importante e gloriosa.Tradizione portata avanti dal livello delle manifestazioni svolte in passato e dall'impegno della palestra Robur Scandicci, in questa sede rappresentata dal Maestro Pisani e dal pugile scandiccese Maurizio Parrini.
Il match fra Ardito e Pisanti presenterà un grande sottoclou: Orlando Fiordigiglio, Mohammed Obbadi e Fabio Turchi, inoltre Filippo Ardito nella categoria neo pro. Sull'importanza dei pugili, che precederanno il campionato italiano, si sono soffermati sia il presidente dell'accademia Pugilistica Fiorentina che il presidente Brasca della Federazione Nazionale pugilato. Quest'ultimo ha sottolinenato come il pugilato professionistico possa trarre grande beneficio da pugili di questo spessore che potrebbero creare un effetto di trascinamento per altre generazioni di atleti e per un coivolgimento del grande pubblico. Simbolico il gesto del presidente Brasca alla fine del suo intervento che ha voluto arrotolare il manifesto dell'evento per conservarlo insieme agli altri della sua collezione.
Per vari motivi non hanno potuto presenziare alla conferenza i pugili: Pisanti, Fiordigiglio e Obbadi, così riportiamo le parole di Fabio Turchi che dopo il suo esordio lampo nel professionismo – 1 minuto ed un secondo per mettere KO il suo avversario - ha detto: sono contento di tornare a combattere a Scandicci dove nel 2007 ha combattuto mio padre. Sul match in se stesso posso dire che lo ritengo una tappa di passaggio per il mio percorso. Ringrazio l'Accademia Pugilistica Fiorentina per la serietà e la passione nel seguire i suoi pugili e la mia ragazza Paola - anche lei presente - per starmi accanto.
Alla conferenza era presente la giornalista Barbara Berti ed il fotografo del giornale La Nazione, il sottoscritto e Monica Caleffi per Nove da Firenze e la famiglia Sottili, da decenni dietro ai successi dell'Accademia Pugilistica Fiorentina.
