Bagno a Ripoli, cittadinanza italiana per 7 neo-diciottenni con genitori stranieri

La cerimonia ieri pomeriggio nella sala del Consiglio comunale. Il sindaco Casini: “Riconosciuto finalmente ciò che siete sempre stati di fatto: nostri concittadini e giovani europei”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 gennaio 2020 19:31
 Bagno a Ripoli, cittadinanza italiana per 7 neo-diciottenni con genitori stranieri

Una cerimonia collettiva e molto partecipata per conferire la cittadinanza italiana a sette neo-diciottenni ripolesi figli di genitori stranieri. Si è svolta ieri pomeriggio in palazzo comunale a Bagno a Ripoli, nella sala consiliare “Falcone e Borsellino” gremita di persone. Il sindaco Francesco Casini ha accolto come nuovi cittadini italiani ed europei la giovane Charmane Orio di origine filippina, Sanuthi Dinethma Thenkuttige originaria dello Sri Lanka, Re Shiuan Wang originaria di Taiwan, Faris El Assouli originario del Marocco, Subashini Owala Ranawakage originaria dello Sri Lanka, Noè Horiuchi originario del Giappone e Ashen Nipunith Thalawitiaya Arachchige originaria dello Sri Lanka.

Tutte le ragazze i ragazzi sono nati in Italia da genitori di nazionalità stranieri e come previsto dalla legislazione corrente, hanno fatto richiesta di cittadinanza al compimento del 18esimo anno di vita e dopo aver risieduto in Italia ininterrottamente. Ad ognuno di loro, l’amministrazione comunale ha donato una copia della Costituzione italiana e una pergamena di ricordo. Al termine della cerimonia, i ragazzi e le loro famiglie hanno fatto insieme al sindaco un piccolo brindisi.

“Da oggi – ha detto il sindaco Casini - queste ragazze e questi ragazzi potranno scrivere sul loro passaporto e sulla carta d’identità che sono italiani. Potranno farlo ufficialmente, ci tengo a sottolinearlo. Perché in realtà cittadini italiani lo erano già e lo sono sempre stati da quando sono nati, nei fatti, nella sostanza e nell’evidenza della loro identità. È uno stato di fatto e non ci sono leggi che possono modificarlo. Piuttosto, ci sono leggi che con coraggio dovrebbero essere cambiate e adeguate ai fatti per riconoscere questo stato. Un grande in bocca al lupo a tutti loro, gli auguro di essere sempre più orgogliosi di essere cittadini italiani ed europei”. 

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