L'ISIA di Firenze rischia la chiusura

Lunedì il caso dell'istituto di via degli Alfani in Consiglio comunale. Grassi: “Individuare una sede tra quelle inserite nel federalismo demaniale”. Giovani Democratici: “Evitare la chiusura”. Sen. Petraglia: “Chiederemo un incontro urgente al Ministro”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 dicembre 2013 22:46
L'ISIA di Firenze rischia la chiusura

Firenze, 5 dicembre 2013- Oggi ha avuto luogo un incontro tra il vicedirettore dell'istituto di via degli Alfani, prof. Stefano Bettega, i rappresentanti degli studenti, e una delegazione di SEL e dei Giovani Democratici. L’ISIA di Firenze fa preoccupare i ragazzi e i professori perché rischia di chiudere. “Firenze non può permettersi di perdere un centro di eccellenza come l'ISIA, la cui esistenza è messa in pericolo dal taglio statale ai fondi per la didattica e dalla reticenza nel risolvere, una volta per tutte, l'annosa questione della sede.

Occorre intervenire subito, nell'interesse dei docenti, degli studenti e dell'intera città di Firenze, per la quale la scomparsa dell'ISIA rappresenterebbe la scomparsa di un patrimonio culturale e formativo inestimabile”. Lo affermano la senatrice di Sinistra Ecologia Libertà, Alessia Petraglia, e il consigliere comunale fiorentino di SEL Tommaso Grassi, alla luce dell'incontro di questa mattina “La politica, e la sinistra in particolare – dicono ancora – hanno il dovere di dare risposte.

Il 23 dicembre, il Consiglio comunale dedicherà la discussione alla situazione dell'ISIA, ma già lunedì prossimo SEL porterà in aula la questione, chiedendo all'amministrazione di individuare una struttura idonea ad ospitare l'ISIA nell'ambito di quelle comprese nel percorso di federalismo demaniale. A Roma, chiederemo subito un incontro alla Ministra Carrozza e a breve, depositeremo in Senato una mozione per chiedere al Ministero risorse straordinarie per garantire il trasferimento nella nuova sede di Scandicci e un incremento dei finanziamenti destinati a questo segmento dell'istruzione universitaria pubblica, con il recupero dei tagli effettuati negli scorsi anni".

“Non basta riempirsi la bocca di apprezzamenti per il genio fiorentino, ripetere come un mantra che la creatività e il Made in Italy permetteranno al nostro paese di uscire dalla crisi – concludono Petraglia e Grassi – Occorrono risorse e azioni concrete: salvare un luogo di formazione pubblico, dove si diffondono saperi e si creano le competenze necessarie per preparare professionisti del design in grado di giocare da protagonisti nel mondo, deve essere una priorità. Ogni euro speso oggi in istruzione e formazione è un investimento su cui costruire le fondamenta del futuro”. “Questa è un'istituzione importante, un laboratorio di creatività e design che non deve chiudere, ma purtroppo oggi questo è un rischio concreto” dichiara Andrea Giorgio, segretario regionale dei Giovani Democratici.

“In questo luogo - prosegue Cosimo Guccione, segretario cittadino dei Gd - nascono e prendono forma progetti che fanno il giro del mondo, costituendo un patrimonio per la città. Troppe volte si parla di giovani da valorizzare e poi ci si scorda delle cose che sono a noi vicine.” “La promozione delle eccellenze locali e gli investimenti in innovazione devono essere una priorità da praticare tutti i giorni e non da usare solo in campagna elettorale, cercheremo - affermano Andrea Giorgio e Cosimo Guccione - di lavorare per dare risposte alle loro richieste attivandoci presso il ministero e le istituzioni locali, ma non possiamo continuare a vivere di emergenze.

Costruire le condizioni perché le nostre aziende possano mettere a valore il capitale umano accumulato nel territorio per innovare ed essere più forti, favorire sinergie tra attori privati e pubblici, rilanciare il nostro territorio puntando su innovazione e saper fare, devono essere azioni prioritarie per la Toscana e per Firenze che devono vedere le istituzioni protagoniste e attente. E per questo è necessario aprire un dibattito serio ad ogni livello”.

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