Ataf Firenze, servizio pubblico in agonia: chi sono i colpevoli?

Traffico e indisciplina: ma adesso ci sono le aggressioni a bordo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 ottobre 2015 13:01
Ataf Firenze, servizio pubblico in agonia: chi sono i colpevoli?

In coda ai semafori, zigzagando tra le auto in sosta vietata, in attesa alla fermata, tra i biglietti non timbrati o timbrati ed inutilizzati perché il passeggero esclama "proseguo a piedi" e poi le vetture in fila di cui una strapiena ed altre vuote.. quasi normale amministrazione. Ora però a Firenze si parla di aggressioni a bordo, il clima è teso e le parole diventano importanti.L'Amministrazione ha accolto malissimo la notizia dell'attivazione delle fasi di raffreddamento da parte dei sindacati: significa altri scioperi in vista.

Chi sciopera è colpevole? Chi è colpevole del disservizio?Per Palazzo Vecchio i sindacati continuano a giocare un ruolo fondamentale che però i dipendenti Ataf si sentono addosso solo relativamente alle lamentele e conseguenti insulti subiti ogni giorno. Il Segretario Fit Cisl, Gianluca Mannucci si rivolge al primo cittadino: "Vogliamo precisare al Sindaco Nardella che proprio perché abbiamo a cuore la città, il servizio e le condizioni di lavoro degli autisti, finora siamo rimasti responsabilmente al tavolo di trattativa senza scioperare.

Far ricadere le responsabilità sui sindacati e sui lavoratori è un'ulteriore aggravante che rischia di peggiorare il clima di tensione che c'è quando il servizio va in crisi. L'utenza così si sentirà autorizzata a protestare con il lavoratori per colpe non loro. Sbagliatissimo."

"Dopo gli pseudo-miglioramenti saranno ancora gli autisti a metterci la faccia con l’utenza. E i ritardi non miglioreranno pur avendo speso migliaia di euro di soldi pubblici" tuona la Fit Cisl che "in una situazione di generale disinteresse per le sorti del servizio Ataf, e con il continuo peggioramento delle condizioni di lavoro, delle quali né l’azienda né le Istituzioni sembrano preoccuparsi, abbiamo deciso di aprire le procedure di raffreddamento previste dalla L. 146/90".

"Due novità rischiano di dare il colpo di grazia: l’incertezza dell’esito della gara regionale e l’accordo Comune-Ataf" esclama Mannucci che esprime preoccupazione perché "l’incertezza dell’esito della gara rischia di far piombare l’attuale situazione del servizio e di Ataf Gestioni Srl in uno stallo totale finché non ci sarà chiarezza sul vincitore; poi dobbiamo mettere in evidenza come gli effetti dell’accordo Comune-Ataf siano a nostro parere insufficienti a risollevare la qualità di un servizio pessimo, contestato da migliaia di passeggeri".

"Poca cosa" la proposta di assumere 65 persone per l’area metropolitana, solo 34 per Ataf, dei quali 16 provenienti da Busitalia, con l’aumento del 5% dei tempi di percorrenza di alcune linee, con i pensionamenti di personale all’orizzonte.

"Per niente sufficiente - sottolinea Mannucci - a dare regolarità e sicurezza ad un servizio ormai scadente sotto tutti i punti di vista, caratterizzato da una escalation di aggressioni ai danni del personale autista. Qualcuno fa finta di non capire le difficoltà che il servizio affronta ogni giorno, le difficoltà in cui si trovano i conducenti di linea, le difficoltà che devono subire le persone per spostarsi con il mezzo pubblico. Qualcuno pensa di curare il malato grave con una minestrina e per la FIT-CISL non è accettabile!"

Soluzioni proposte. "Decidetevi a liberare le direttrici principali, migliorate la situazione a Santa Maria Novella, controllate via Ridolfi e piazza Indipendenza, controllate la sosta selvaggia e le poche preferenziali rimaste, date la priorità al servizio pubblico. Riorganizzate il servizio rendendolo più moderno ed efficiente. Riequilibrate l’organico Ataf con almeno 65 assunzioni. Preoccupatevi dell’incolumità di chi lavora per voi".

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