Ambulanti e Bolkestein, un po' di chiarezza

La mission è "Contrastare pratiche speculative e garantire chi effettivamente esercita l'attività"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 settembre 2016 14:25
Ambulanti e Bolkestein, un po' di chiarezza

Recepito dalla Toscana il documento approvato ai primi di agosto dalla Conferenza delle Regioni che stabilisce le linee interpretative e applicative relative alle procedure di selezione per l'assegnazione di posteggi su aree pubbliche, ossia le concessioni di suolo pubblico per l'esercizio del commercio, la cui scadenza è prevista nel 2017. Il documento punta a fare chiarezza sugli elementi maggiormente critici dell'Intesa siglata dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni nel 2012 in recepimento della Direttiva sui servizi, la cosiddetta Bolkestein, in modo da garantire l'applicazione omogenea a livello nazionale dei suoi contenuti.

"Nell'applicazione della direttiva Bolkestein – spiega l'assessore alle attività produttive e al commercio Stefano Ciuoffo – la Toscana, dopo aver provato a sostenere la non applicabilità della disciplina comunitaria al settore del commercio ambulante, ma senza successo, per l'intervento della Corte costituzionale nel dicembre 2012, si è sempre mossa in difesa degli ambulanti. Questo accordo va nella direzione di offrire loro tutela, cercando di contrastare pratiche speculative e garantire chi effettivamente esercita l'attività, trovando un punto di adeguata risposta e salvaguardia delle esigenze dei lavoratori del settore.

Vogliamo – continua Ciuoffo – difendere chi dimostra di gestire direttamente la propria impresa e contrastare il subaffitto. Un settore di grande tradizione, forte di oltre 14.000 licenze e che negli ultimi tre anni in Toscana è cresciuto del 6,4%. Il documento, che ha visto la Toscana tra le Regioni maggiormente impegnate e coinvolte nella sua redazione, è molto importante anche perché – conclude Ciuoffo - stabilisce regole e tempi certi omogenei a livello nazionale".

La sintesi dei punti critici Soggetto legittimato a godere di un punteggio preferenziale nell'assegnazione del posteggio. E' il titolare dell'impresa, a titolo originario, oppure colui che, avendola concessa in affitto, ne sia ridiventato titolare prima della partecipazione alla selezione (in tal caso non potrà nuovamente concederla in affitto fino alla scadenza dei termini per la presentazione delle domande di partecipazione alla selezione). Nel caso, invece, di un contratto di affitto di azienda ancora efficace al momento della partecipazione alla selezione, il punteggio sarà assegnato all'affittuario.

Anzianità di esercizio di impresa. Coincide con quella di iscrizione al Registro imprese della CCIAA e si prevede che sia determinata dall'anzianità di impresa del partecipante alla selezione, sommata con quella del soggetto cui questi sia eventualmente subentrato. A tal fine va presa in considerazione solo l'anzianità del partecipante e del suo eventuale diretto dante causa, senza dover effettuare macchinose ricostruzioni di anzianità di una pluralità di soggetti, in caso di più trasferimenti successivi.

Regolarità contributiva. Il documento delle Regioni prevede il DURC come criterio di priorità tra domande concorrenti, ma solo qualora esso non costituisca un requisito obbligatorio secondo la normativa regionale. Si tratta di un'ipotesi che non trova applicazione in Toscana, proprio perché il Codice del Commercio (legge regionale 28 del 2005) prevede come obbligatorio il requisito della regolarità contributiva per poter esercitare il commercio su aree pubbliche e quindi il DURC non può costituire un criterio di priorità.

Numero massimo di posteggi assegnabili a ciascun soggetto giuridico nella medesima area mercatale. Dipende dal numero dei posteggi presenti nel mercato: quattro (due per settore merceologico), se i posteggi sono meno di cento, sei (tre per settore merceologico), se superano questa cifra.

Fiere. Viene proposto ai Comuni un criterio univoco per individuare il soggetto titolare della priorità legata all'anzianità di esercizio nel posteggio per il quale si concorre. Già nel 2013 le Regioni avevano proposto una durata di dodici anni per le concessioni relative alle fiere. Tuttavia, qualora si debbano assegnare concessioni in fiere finora aventi cadenza annuale, si propone di prendere a riferimento le graduatorie utili relative alle ultime cinque edizioni della fiera, assegnando il punteggio prioritario a coloro che almeno una volta negli ultimi cinque anni siano stati in graduatoria in un posto utile ai fini dell'assegnazione, ossia entro il numero dei posti messi a bando. A parità di punteggio sarà considerato il numero di presenze maturate dal richiedente e, in caso di ulteriore parità, l'anzianità di iscrizione al Registro imprese.

Tempistica bandi. Viene proposto uno schema di calendario/programma, da adeguare alle realtà regionali e soprattutto alle situazioni comunali e teso a garantire sia il rispetto delle procedure previste (ad es., nel caso, come in Toscana, che la stessa legge preveda un obbligo di pubblicazione dei bandi sul BUR a scadenze predefinite) che l'espletamento delle procedure selettive nei tempi stabiliti, così che, alla scadenza delle concessioni, si proceda al rilascio delle nuove.Anva Confesercenti Toscana e Fiva Confcommercio Toscana esprimono soddisfazione per l’approvazione, da parte della Regione Toscana, del documento approvato, i primi di agosto, in Conferenza delle Regioni che stabilisce le linee interpretative e applicative relative alle procedure di selezione per l'assegnazione di posteggi su aree pubbliche.

Il documento punta a fare chiarezza sugli elementi maggiormente critici dell'Intesa siglata dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni nel 2012, in modo da garantire l'applicazione omogenea a livello nazionale dei suoi contenuti.

Le due associazioni di categoria sono, da sempre, al fianco e in sostegno del commercio su area pubblica attraverso atti pratici e concreti compiuti nel tempo. Con l’approvazione di quest’atto, che indica ai Comuni i criteri di redazione dei bandi per l’applicazione della Direttiva Bolkestein, si salvaguarda, di fatto, i posti di lavoro di migliaia di famiglie.

Quello approvato, dalla Regione Toscana, è un atto a sostegno dei lavoratori e contro ogni forma di speculazione; da sempre Anva e Fiva si battono per sostenere questo obiettivo condiviso. Oggi, con il recepimento del documento già citato, si inserisce un elemento di tutela per la categoria; inserendo, di fatto, un limite numerico contro la possibile monopolizzazione dei mercati da parte dei grandi capitali.

La battaglia di Anva e Fiva per togliere gli ambulanti dalla Bolkestein, comunque, continuerà; ma oggi con questo atto della Giunta Regionale Toscana, che fa seguito alla mozione approvata lo scorso mese di luglio dal Consiglio Regionale della Toscana, si pone un ulteriore tassello fondamentale per la tutela del commercio su area pubblica nella nostra Regione.

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