Don Luigi Ciotti al Festival d'Europa

Il sindaco ha incontrato a Palazzo Vecchio il vicepresidente della Commissione europea Timmermans

Europe
Europe Direct Firenze
08 maggio 2015 19:44
Don Luigi Ciotti al Festival d'Europa

Firenze, 8 maggio– “Si parla di immigrati solo quando sono 800 in fondo al mare”. Così Don Luigi Ciotti, il fondatore di Libera, oggi durante intervenuto al convegno organizzato dalla Fondazione Andrea Devoto dal titolo Le silenziose rivoluzioni culturali: educarsi con la mediazione del mondo. “Non possiamo – ha spiegato Ciotti – accollarci il problema dei migranti da soli. L’Inghilterra ci manda le navi per aiutarci ma poi non si interessa al problema reale”.

Don Ciotti ha poi detto che “non c’è legalità in Italia, tutti la sbandierano ma ne hanno rubato il significato”. “Quante verità nascoste del nostro Paese ci sono? – ha poi ribadito Don Ciotti - In Italia non c’è una strage in cui si conosca una verità, ma vi rendete conto? E questo è il termometro drammatico: il 75 per cento delle vittime per mafie non conosce la verità. Si uccide anche con dei silenzi complici”. “L’educazione – ha detto il fondatore di Libera – è il primo investimento del futuro nella famiglia e nella scuola e in tutti gli ambienti dove si può apprendere”.

“Il mio sogno è la città educativa in cui tutti possono dare un contributo”. “La situazione di oggi è difficile – ha detto Don Ciotti - ma non dobbiamo cedere alla rassegnazione ma nemmeno indugiare sull'indignazione”. “I principi su cui dobbiamo lavorare per il futuro sono la conoscenza, la responsabilità, la giustizia e il coraggio della verità”.

Questa mattina il sindaco ha incontrato in Sala di Clemente VII il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans a Palazzo Vecchio per la conferenza conclusiva di ‘The State of the Union’. All’incontro operativo organizzato dal consigliere economico del sindaco, Fabrizio Landi, hanno partecipato oltre a Landi anche la vicesindaca Cristina Giachi e una delegazione degli imprenditori della piccola e media impresa dell’area fiorentina. Obiettivo dell’incontro: capire i problemi e le esigenze delle piccole e medie imprese locali da parte del vicepresidente della Commissione Europea.

Tra le varie questioni emerse da parte degli imprenditori il problema della contraffazione e la necessità della formazione nell’artigianato e nell’alta tecnologia e una maggiore semplificazione a livello burocratico. Dopo l’incontro con il vicepresidente della Commissione Europea il sindaco ha aperto la conferenza nel Salone dei Cinquecento. Nel suo intervento il sindaco ha spiegato come la creazione dell’Unione europea è dovuta a leader politici ispirati, che avevano motivazioni fortissime per creare uno spazio dove le persone potessero vivere, lavorare, cooperare in pace.

E Firenze, con la sua vocazione internazionale, rappresenta la testimonianza vivente di questo progetto ambizioso. Il sindaco ha anche dichiarato che l’Europa deve scommettere sulle aree metropolitane, che possono agire come ponte fra i territori e Bruxelles: oggi le comunità urbane, ha spiegato il primo cittadino, hanno una rappresentazione limitata nelle principali Istituzioni e sono lontane dalla loro quotidianità. Per il sindaco l’Europa deve andare oltre il dirigismo burocratico che non prende in considerazione ciò che avviene sui territori.

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