Paolo Tramezzani: ricezione e passaggio

Dopo aver analizzato la guida della palla, primo step della Piramide di Sviluppo del Giocatore, il Coerver Coaching prevede l’analisi delle tematiche riguardanti Ricezione e Passaggio.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 dicembre 2009 19:14
Paolo Tramezzani: ricezione e passaggio

di Paolo Tramezzani Dopo aver analizzato la guida della palla, primo step della Piramide di Sviluppo del Giocatore, il Coerver Coaching prevede l’analisi delle tematiche riguardanti Ricezione e Passaggio che potremmo definire “linguaggio del nostro gioco”. Questa è la parte meno caratterizzante della metodologia studiata da Wiel Coerver, perché ricezione e passaggio possono essere considerati addirittura dei prerequisiti della didattica del calcio. Ma l’approfondimento tematico riguarda non tanto il gesto tecnico, quanto l’organizzazione della seduta. Nelle proposte operative che andremo ad analizzare sul campo, non troverete esercizi in situazione, infatti queste particolari esercitazioni e i giochi a tema sono trattati nei segmenti inerenti la conclusione, cioè la finalizzazione e l’attacco di gruppo.

IL CONTROLLO La tradizione della didattica calcistica prevede l’insegnamento di ricezione e passaggio inizialmente in forma disgiunta e la abbina solo successivamente; il Coerver Coaching, invece, da subito unisce le varie esercitazioni. Inoltre, in regime di velocità si cura in modo maniacale non la tecnica in situazione, ma anche quella analitica. Essenziale l’abilità del calciatore nel primo controllo, l’unico che prenderemo in considerazione, perché è quello che deve orientare il pallone verso il destinatario del passaggio; infatti in partita la palla non è mai ferma e non c’è assolutamente il tempo di gioco per disgiungere ricezione e passaggio.

Inoltre, il giocatore decisivo è quello che addirittura riesce a eseguire controlli appropriati ad altissima velocità e in spazi ristretti come più volte visto fare durante le partite di Champions League. Un esempio: beh, riguardatevi il gol segnato da Raul nella partita vinta dal Real Madrid a Zurigo. Questo sottolinea ulteriormente l’importanza dell’orientamento del corpo nelle varie giocate. Il controllo può avvenire con varie parti del piede, quello che si insegna per primo è d’interno: senza dubbio il più facile, in realtà il più lento. Ancora una volta sottolineiamo l’importanza di insistere nelle esercitazione sul controllo podalico, finalizzato alla risoluzione delle problematiche inerenti l’uno contro uno.

Il vero e proprio parametro di riferimento comunque è la palla e le traiettorie che le vengono impresse per farla rotolare, rimbalzare e volare. A dimostrazione come nel Coerver Coaching ricezione e passaggio non possano essere disgiunte, le problematiche coordinative si rifanno a qualità inerenti a capacità di equilibrio, differenziazione cinestesica, mobilità articolare, ritmizzazione e orientamento spazio-temporale. Un altro parametro importante di riferimento è relativo alle varie corse di ricezione e ai movimenti ‘incontro.

Le traiettorie di corsa del ricevente potranno essere: sagittale, trasversale e diagonale. Chiaramente andranno abbinate a vari tipi di controlli orientati. La scelta tecnica più idonea sarà caratterizzata dalla forma base dello stop da eseguire alla più alta velocità possibile, in relazione alla traiettoria e alla velocità della sfera. IL PASSAGGIO L’obiettivo che si pone ogni allenatore è avere dei giocatori in grado di eseguire ogni gesto tecnico con la massima precisione (accuratezza di passaggio) alla più alta velocità possibile.

Oggi il passaggio lento non ha più senso, per questo è necessario curare la forza da imprimere alla palla (differenziazione cinestesica). Fondamentale sarà sviluppare il concetto di “passo dove vedo” che ancora una volta incide sulla velocità di esecuzione. Il passaggio sarà tanto più rapido, preciso e risolutivo, quanto maggiore sarà la visione periferica del giocatore. Questo tocco, incide sulla velocità di esecuzione perché si gioca palla nel proprio campo visivo. Importanti nella metodologia anche i concetti di passaggio a muro e passaggio corto-lungo.

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