GIANCARLO
MASINI

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Giancarlo Masini nasce a San Giovanni Valdarno (AR) nel 1928. Rimasto orfano di padre da ragazzo, in seguito a una rappresaglia nazista sulla popolazione civile in Valdarno, riuscì a concludere la scuola media superiore (liceo classico) lavorando come precettore al collegio fiorentino dei Barnabiti "alla Querce". Con il denaro ottenuto in prestito da un parente poté poi iscriversi all'Università di Firenze, alla Facoltà di Scienze Matematiche e Fisiche, per la Laurea in Chimica. Essendo obbligatoria la presenza alle lezioni e in laboratorio, si dovette cercare un lavoro notturno per mantenersi agli studi.

Dopo varie esperienze fra le quali anche lo svolgimento di corsi serali di aggiornamento culturale per i Carabinieri, trovò un posto di reporter notturno di cronaca in un giornale di Firenze, "Il Mattino dell'Italia Centrale", divenuto poi "Il Giornale del Mattino". A partire dal secondo anno di università Masini ottenne una borsa di studio dell'Opera Universitaria, che era però insufficiente al suo mantenimento e a quello di sua madre. Convinto che la sua professione sarebbe stata quella di chimico egli, pur progredendo gradualmente nella carriera giornalistica - da reporter a cronista, a vice capo cronista, a inviato speciale con esperienze praticamente in ogni settore della redazione, come avviene nei piccoli giornali - continuò regolarmente i suoi studi, laureandosi a pieni voti in Chimica, nella specializzazione di Chimica-Fisica.

Divenuto assistente con incarichi di docente presso lo stesso Istituto di Chimica-Fisica dell'Ateneo fiorentino, Masini stava finalmente realizzando il suo sogno ed era in procinto di lasciare l'attività giornalistica per la chimica quando Giorgio La Pira, allora sindaco di Firenze, nel cui ambito egli operava con molti altri giovani, gli fece notare che poteva mettere a frutto sia il suo background scientifico, sia la qualificazione giornalistica: i "mass-media" avrebbero avuto sempre più bisogno di divulgatori preparati per spiegare al pubblico i problemi, le conquiste e le conseguenze dell'attività scientifica e dei progressi tecnologici. Masini seguì questo consiglio e continuò la sua duplice attività di chimico e di giornalista, con una variante: da quel momento incominciò a scrivere e firmare quasi esclusivamente articoli di divulgazione scientifica.

Nel 1960, utilizzando due mesi di ferie non godute e impegnandosi a scrivere un certo numero di articoli, Masini ottenne il permesso da "Il Giornale del Mattino" di recarsi per quattro mesi all'Osservatorio Astrogeofisico di Tromsö (seicento chilometri oltre il Circolo Polare Artico) per creare, per conto dell'Istituto di Chimica-Fisica dell'Università di Firenze, una stazione per lo studio dei "fenomeni fluttuanti" scoperti da Giorgio Piccardi. In seguito a quel lavoro, lo stesso Piccardi e Giancarlo Masini tennero conferenze e seminari in varie università scandinave, su invito di quelle autorità accademiche, per illustrare i dati raccolti e le interazioni (messe in evidenza con quelle ricerche) fra le radiazioni elettromagnetiche di bassa frequenza di origine cosmica e certe reazioni fisico-chimiche e biochimiche: appunto i "fenomeni fluttuanti".

Nel 1961 Masini fu membro del gruppo di studio dell'astrofisico Guglielmo Righini che dette vita alla prima spedizione del mondo per l'osservazione di un'eclisse di Sole da un osservatorio volante a oltre 5000 metri di quota. L'impresa aprì la via alla scoperta fatta poi in USA dallo stesso Righini, delle "zone fredde" della cromosfera solare. Sempre nel 1961, con altri undici ricercatori, egli fece parte di un'altra spedizione, la "700 ore sotto terra" - un mese in una caverna nelle Alpi Cozie - per lo studio dei "fenomeni fluttuanti" in un ambiente situato nel cuore di una montagna sotto 1500 metri di rocce.

Nel 1962 Masini partecipò ad una seconda spedizione in un'altra caverna nelle Alpi Cozie - l'"Operazione Tempo" - con lo stesso gruppo di giovani ricercatori di varie università italiane, per lo studio delle "soglie visive" in un ambiente sotterraneo e per l'analisi delle percezioni temporali in assenza di escursioni termiche, di variazioni luminose e di umidità. Sempre con lo stesso gruppo di ricercatori e sempre per lo studio dei "fenomeni fluttuanti", fu membro di una successiva impresa scientifica - l'"Operazione Ghiaccio" - sul Monte Bianco, in una caverna di ghiaccio sotto il Dente del Gigante.

Per queste imprese e per i risultati delle relative ricerche, ai partecipanti fu assegnato il Premio Scientifico Internazionale dei Convegni della Salute dell'Università di Ferrara. Nel frattempo Masini aveva ricevuto un'offerta dal "Corriere della Sera" ed era passato a quel giornale, dove iniziò le pagine speciali dedicate alla scienza e alla tecnologia poi imitate dagli altri quotidiani italiani e stranieri. Mantenne comunque la sua attività presso l'Università di Firenze fino al 1970, facendo praticamente il pendolare tra Firenze e Milano. Nel 1965, fondata l'Associazione dei Giornalisti Scientifici Italiani, ne fu eletto presidente e tale è sempre stato riconfermato con votazioni biennali pressoché unanimi fino al 1984, quando essendosi trasferito in America fu eletto con scrutinio segreto all'unanimità presidente onorario della stessa Associazione, carica che ha ricoperto fino alla morte. È stato fondatore e presidente per due termini dell'Unione Europea dei Giornalisti Scientifici.

Svolse le funzioni di capo del servizio informazioni e stampa dei meeting COSPAR (COmmittee on SPAce Research) nel 1961 e nel 1964. È stato Chairman del servizio informazioni e stampa del World Congress of Oncology nel 1974 e ha diretto il relativo giornale oncologico in lingua inglese. Nel 1981 è stato anche Co-chairman della "Convention on Space and Mass-media" della International Astronautical Federation.

La maggiore attività di ricerca scientifica di Giancarlo Masini ha riguardato le cinetiche di reazione e i fenomeni della superficie indagati attraverso varie metodologie e in particolare con sistemi radiochimici, oltre ovviamente alle ricerche sui "fenomeni fluttuanti" già accennati e che sono stati oggetto di varie pubblicazioni scientifiche in Italia e all'estero. Per la parte giornalistica della sua attività, invece, Giancarlo Masini fu il primo giornalista italiano ad essere invitato dalla NASA a visitare tutte le basi e i laboratori spaziali americani. Da allora Masini ha seguito puntualmente le varie imprese cosmiche, scrivendo un gran numero di articoli - prima sul "Corriere della Sera" (1964-74) poi su "Il Giornale" (1974-82), "La Stampa" (1982-91) e infine di nuovo sul "Corriere della Sera" (1991-2002) - nonché svariati libri. È autore di oltre 4000 articoli pubblicati sui suddetti quotidiani, su varie riviste ed enciclopedie italiane e straniere

Nel 1974 quando il "Corriere della Sera" cambiò indirizzo politico e proprietà, Masini con altri 30 redattori fu chiamato da Indro Montanelli per la fondazione del "Giornale Nuovo". In quel quotidiano rimase fino al 1982 quando passò a "La Stampa". Sempre in quell'anno Masini fu il primo, su 59 concorrenti, all'esame di selezione per la nomina a Console Aggiunto per gli Affari Scientifici nella West Coast americana, a San Francisco. Concluse il suo rapporto con il Ministero degli Esteri nel 1991, quando raggiunse il limite massimo di otto anni consentito dalla legge per quel tipo d'incarico. Masini è anche stato professore part-time alla California State University, dove accettò di tenere corsi di Italian Civilization.

Nel 1991 Masini tornò a scrivere per il "Corriere della Sera" dalla California. Cominciò anche a lavorare quale consulente scientifico per i rapporti del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) con il Nord America. Divenuto membro del "gruppo dei mille" della NIAF (National Italian American Foundation), nel 1992 fu nominato membro del Board of Directors del "Media Institute" della stessa NIAF. Negli anni Novanta prese la cittadinanza statunitense, senza però rinunciare a quella italiana; si dedicò allo studio delle radici europee, e fiorentine in particolare, degli USA, pubblicando nel 1998, nel libro "L'America fu concepita a Firenze" (scritto con Iacopo Gori) le storie di Amerigo Vespucci, Giovanni da Verrazzano e Filippo Mazzei, i tre fiorentini che "plasmarono" l'America.

Masini ha diretto "La rivista della California", organo bilingue degli italoamericani della West Coast. Nell'ottobre del 1998 viene eletto presidente del COM.IT.ES. (Comitato degli Italiani all'estero) per la circoscrizione consolare di San Francisco, città nella quale ha lavorato e risieduto nei suoi ultimi vent'anni; mantiene questa carica fino a quando, nel 2002, rassegnerà le dimissioni per le sue peggiorate condizioni di salute. Si spegne a Milano nel gennaio 2003.

Nella lista che segue si trovano i titoli delle opere pubblicate, i premi e i riconoscimenti ottenuti, nonché le Società scientifiche di cui Giancarlo Masini era membro.

Molti dei 24 libri da lui scritti sono stati tradotti in varie lingue. Fra questi si ricorda la sua biografia di Marconi, che vinse il premio "Campione" nel 1976 e fu dichiarata "il più bel libro dell'anno" dalla giuria presieduta da Eugenio Montale. Quell'opera è servita da guida per vari documentari cinematografici e televisivi sul grande genio italiano inventore della radio, realizzati in Europa e nel Nord America.