BARBARA GUALTIERI
Abstract
 
 
 
 
 
 
 
 


Il cyberspazio, cioè quel territorio virtuale a cui ci si connette tramite Internet, è un luogo dove la collettività puo' agire in uno spazio globale, ma non per questo uniformante: l' individuo puo' sentirsi parte di una collettività mondiale, senza dover rinunciare ai suoi bisogni informativi individuali.Quanto piu' si approfondiscono i dati della realtà attuale tanto piu' si scopre che le tendenze a stabilire connessioni, a vivere l' "uno all' interno dell' altro" ed a cooperare sono caratteri essenziale di ogni organismo "vivente", ed Internet, in virtu' delle citate insite peculiarità, lo si puo' definire una sorta di sistema vivente.In questo ambiente vorticosamente sfuggente e perennemente in fieri, molti giovani nel mentre crescono in un mondo complesso di reti e connessioni, ricercano strumenti piu' cooperativi che competitivi (vedi i sistemi freesoftware; Linux; le licenze GPL e GNU), legati al soddisfacimento di bisogni di crescita e non solo alla ricerca esclusiva di profitti economici.Il terzo millennio ci condurrà ad una nuova era in cui la forza dominante sarà costituita da un mondo "economico" fatto di idee, concetti, immagini, ed in cui il mercato costituito da venditori ed acquirenti si trasformerà rapidamente in un luogo senza confini rappresentato da da fornitori ed utenti.

In un tale contesto si determinerà una graduale messa in discussione non solo del diritto d'autore ma anche della nozione di proprietà privata, che avrà sempre meno senso secondo le modalità tradizionali in una economia i cui caratteri strutturali tenderanno ad essere velocemente mutevoli, sotto la costante formidabile pressione della innovazione tecnologica.

Il problema vero e concreto non sarà tanto quello del diritto d'autore "teorico" e comunque riservato ad una elite, in cui vanamente si impigriscono le burocrazie statali, ma quello reale della possibilità di ACCESSO ad una rete telematica che diventerà sempre piu' misura dei rapporti sociali. Il passaggio dal mercato territoriale a quello digitale realizzato attraverso la rivoluzione delle comunicazioni apre un nuovo capitolo nel modo di organizzare le relazioni umane, la cultura e le attività economiche e professionali; ed in questo nuovo mondo costituito da reti economiche e sociali mediate elettronicamente si fa pressante e sempre crescente il diritto a non essere esclusi. La funzione delle amministrazioni, in questa nuova realtà, sarà quella di garantire a ciascuno questo diritto, consapevoli dell' rischio di frattura (c.d. digital divide) che potrebbe intervenire, se il cyberspazio, centro nevralgico del nuovo mondo, sul quale saranno prese sempre piu' decisioni, restasse alieno alla gran parte dell' umanità.Come si vede, c'è e ci sarà molto lavoro per esperti del settore e uomini politici (ma anche donne…….) di buona volontà.

(v. anche J. Rifkin - L' era dell' accesso; Costanzo D' Agostino e gennaro Francione - Sentenza Anticopyright)


Barbara Gualtieri svolge a Firenze la professione di Avvocato oltre ad attività di docenza seminariale in materia di diritto d'autore e multimedia in collaborazione con Università di Firenze ed Enti pubblici . E' socia di Strano Network (1993), gruppo di lavoro sulla comunicazione.Pubblica nel 2000-2001 un vademecum di autodifesa sul netstrike (v. in proposito il commento nel volume "I popoli di Seattle" Ediz. LiMes giugno 2001 sui movimenti antiglobalizzazione). E' autrice e/o coautrice di pubblicazioni on line, scritti e libri in materia di "Diritto d' Autore /Multimedia /Rete/Privacy (Ediz. Apogeo; Citylights; La Repubblica, Il Manifesto; Limes; etc..)