Rapina aggravata: presa la mente, un fiorentino residente in centro

I militari lo hanno bloccato nei pressi della sua abitazione, ubicata a Firenze in pieno centro storico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 Maggio 2016 13:45
Rapina aggravata: presa la mente, un fiorentino residente in centro

Il 17 marzo 2016 i Carabinieri del Gruppo di Monza e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Firenze danno esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Autorità Giudiziaria a carico di quattro pregiudicati, ritenuti responsabili di una rapina aggravata commessa l’11 marzo 2016 ai danni di un rappresentante di preziosi a Firenze, presso la sede dell’emittente televisiva Teleregione Toscana, dove avrebbe dovuto effettuare una televendita di preziosi.  Due uomini minacciarono con una pistola ed un taser la vittima riuscendo ad appropriarsi del suo campionario, del valore di circa 50.000 euro.

L’imprevista reazione del rappresentante sorprese però i malviventi che alla fine fuggirono a mani vuote. Le indagini sin da subito si intrecciarono con investigazioni già in atto condotte dai Carabinieri di Monza e consentirono in pochi giorni di trarre in arresto, oltre agli esecutori materiali di origine albanese, anche due italiani ritenuti loro complici.

A distanza di due mesi, nel corso dei quali gli investigatori hanno continuato a ricercare elementi probatori a carico di ulteriori soggetti coinvolti, questa mattina i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Firenze hanno arrestato altri due pregiudicati, tra loro "un 59enne fiorentino, che annovera condanne per numerosissimi reati commessi nel corso della sua lunga carriera criminale" che secondo gli inquirenti sarebbe stato "l'ideatore e principale organizzatore della rapina, forte dei suoi contatti con la criminalità albanese, non ebbe problemi a reperire gli esecutori materiali del colpo, già tratti in arresto". I militari del Nucleo Investigativo, con l'aiuto della Compagnia di Firenze lo hanno bloccato nei pressi della sua abitazione, ubicata a Firenze in pieno centro storico e tradotto presso il carcere di Sollicciano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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