Voragine sul lungarno tra Ponte Vecchio ed Uffizi, ecco cosa è accaduto

Ha ceduto una tubatura di grandi dimensioni, la spalletta si è spostata verso l'Arno, evacuati i palazzi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 maggio 2016 11:37
Voragine sul lungarno tra Ponte Vecchio ed Uffizi, ecco cosa è accaduto

Una voragine di 200 metri si è aperta all'alba nel centro storico di Firenze. Continuano i cedimenti sul Lungarno Torrigiani "E' inevitabile - spiegano i vertici dei Vigili del Fuoco - che vi siano leggeri cedimenti, visto che l'asfalto non c'è più" per questo il tratto di strada coinvolto è ancora chiuso al traffico e lo sarà per parecchio tempo.Il sindaco Dario Nardella ha convocato una unità di monitoraggio a Palazzo Vecchio alla quale partecipa anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Luca Lotti.

"La situazione è grave e complessa, faremo tutti gli approfondimenti possibili per capire esattamente le cause di quanto è successo questa notte su Lungarno Torrigiani e garantire la sicurezza dei cittadini", a dirlo è l'assessore regionale all'ambiente Federica Fratoni, che ha sta seguendo la vicenda insieme al responsabile del sistema di protezione civile regionale Riccardo Gaddi. "La protezione civile regionale - spiega l'assessore - è stata attivata subito, appena giunta notizia dell'accaduto.

Stiamo dando il massimo supporto al Comune di Firenze".Non è stato l’Arno, come si vede la spalletta è rimasta in piedi. Il fiume non c’entra e questo mi rincuora. Il collasso è dovuto ad un errore umano, ovvero al guasto di una condotta dell’acqua” il commento del presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani.“Fa riflettere – dichiara Giani – l’abbassamento del terreno di circa sette metri.

Evidentemente qui sotto c’è un vuoto, a dimostrazione che questo Lungarno ha degli elementi di scarsa stabilità”. A confermare l’ipotesi, anche il proprietario del palazzo interessato con cui il presidente si è intrattenuto. “Questo è il luogo dove fu allargato il corso della strada nel 1872, quando ancora non esistevano le macchine. Era il periodo di Firenze post capitale”, osserva Giani. “Allora le preoccupazioni erano quelle di avere degli ambienti larghi per far arrivare i cavalli, e quindi il movimento di truppe, in funzione addirittura antisommossa”.

“Il problema delle capitali è sempre stato questo: allargare le strade. Probabilmente allora non fu fatto nel modo dovuto, le priorità erano altre”. “Adesso – continua Giani - verranno fatti accertamenti e si cercherà di capire la dinamica dei fatti e come dai primi segni di allarme, poco dopo la mezzanotte, si sia arrivati a stamani e al progressivo collasso”.

Senza acqua la riva sinistra dell'Arno e la zona di Campo di Marte, chiusi i rubinetti anche a Prato a seguito dell'interruzione della integrazione idrica. Gli ultimi accertamenti effettuati da parte degli esperti confermano la rottura di un grosso condotto di Publiacqua e la conseguente presenza di acqua sotto la superficie asfaltata che avrebbe dunque ceduto sotto al peso delle vetture parcheggiate. Non sarebbe quindi colpa della "erosione dell'Arno" ipotesi presa in considerazione in un primo momento.

La spalletta dell'Arno è "uscita fuori asse" ovvero, spinta dal fango, pende adesso verso il letto del fiume. Questa situazione ha fatto scattare l'allerta per quanto riguarda la stabilità degli edifici."I nostri tecnici - avvisa Publiacqua - hanno appena concluso le manovre di rete per consentire la rimessa in funzione a pieno regime dell’Impianto dell’Anconella per l’approvvigionamento della riva destra d’Arno della città.

Prosegue intanto il lavoro sul guasto di Lungarno Torrigiani, in coordinamento con Polizia Municipale e Vigili del Fuoco, per mettere in sicurezza la zona interessata dal guasto e procedere quindi alla riparazioneIn virtù della riapertura dell’acqua la situazione dell’approvvigionamento idrico tornerà gradualmente a normalizzarsi nella parte di Firenze in riva destra d’Arno, nelle zone di Sorgane e limitrofe, nelle zone di Isolotto e Legnaia. Intanto è stato necessario chiudere anche l’integrazione dell’acqua che da Firenze serve Prato e questo sta provocando problemi di approvvigionamento anche su questa città.

I nostri tecnici stanno effettuando manovre e interventi su impianti e reti per ridurre i disagi specialmente nelle ore di maggior consumo. In conseguenza dei lavori in corso e degli sbalzi di pressione sulla rete possono verificarsi temporanei fenomeni di torbidità anche nelle zone dove l’acqua non è mancata e dove l’acqua tornerà nelle prossime ore".

Se non fosse accaduto all'alba ci sarebbe stato un serio rischio per i passanti, in molti in questo tratto d'Arno che affaccia su due monumenti mondiali come Ponte Vecchio ed il Corridoio Vasariano che corre lungo la Galleria degli Uffizi.

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