Violenta aggressione nel centro di Firenze: fermato gruppo di minorenni

L'agguato nei pressi di piazza Tasso, per sottrarre lo smartphone fratturano l'orbita oculare

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 aprile 2018 13:17
Violenta aggressione nel centro di Firenze: fermato gruppo di minorenni

I Carabinieri della Compagnia Oltrarno hanno sottoposto a fermo di polizia una baby gang composta da quattro minori albanesi che nel pomeriggio di domenica scorsa avevano aggredito selvaggiamente in via del Leone uno studente grossetano per sottrargli il cellulare, provocandogli la frattura dell’orbita oculare.

Nel pomeriggio di domenica 8 aprile scorso, in via del Leone, nei pressi di Piazza Tasso a Firenze, uno studente 21enne di Grosseto era stato notato, mentre stava camminando intento a parlare al telefono cellulare, da quattro giovani stranieri, che poi si scoprirà essere giovanissimi albanesi ospiti presso una struttura di accoglienza per minori non accompagnati di Calenzano (FI), i quali, appena sicuri di non essere visti da altre persone, si erano avventati sul malcapitato, aggredendolo alle spalle e sferrandogli una violenta serie di calci e pugni al punto da ridurlo inerte disteso a terra per poi sottrargli il cellulare.

I quattro si erano allontanati quindi di corsa dal luogo del delitto e, percorrendo una serie di stradine, erano giunti all’altezza del ponte Vespucci e avevano proseguito la fuga sul Lungarno Santa Rosa.

Alla vittima, soccorsa e trasportata all’ospedale di Santa Maria Nuova, dopo i primi accertamenti erano state riscontrate tumefazioni diffuse e, soprattutto, la frattura della base orbitale dell’occhio destro, danno che lo pone in serio pericolo relativamente alla futura capacità di utilizzare in pieno la vista.

Avuta notizia del grave fatto, i Carabinieri della Compagnia di Firenze Oltrarno si erano attivati immediatamente e, attraverso le dichiarazioni di testimoni e l’acquisizione di immagini estrapolate dai diversi impianti di videosorveglianza presenti sia in via del Leone che nelle altre strade utilizzate per la fuga dai rapinatori, sono riusciti a ricostruire compiutamente i fatti.

L’analisi dei filmati effettuata dai Carabinieri della Stazione di Palazzo Pitti ha permesso di dare una svolta determinante alle indagini, consentendo di recuperare alcuni fotogrammi che immortalavano i quattro rapinatori in fuga e, soprattutto, il loro abbigliamento e le loro sembianze.

Parallelamente, i Carabinieri del Nucleo Operativo di Oltrarno avviavano gli accertamenti di natura tecnica al fine di acquisire i tabulati riguardanti il traffico telefonico d’interesse.

Tra gli elementi acquisiti dalle immagini, alcuni tratti salienti del look dei quattro rapinatori hanno consentito di imprimere una svolta alle indagini, in particolare il taglio di capelli, particolarmente ricercato, di due rapinatori, tanto da indurre gli operanti a non tralasciare – attraverso una serie di servizi di osservazione – alcuni saloni di acconciatura della città che usano fare tale tipologia di tagli.

Le indagini sono proseguite in maniera serrata fino all’epilogo di ieri sera: infatti, ad appena quattro giorni dalla rapina, presso uno dei saloni finito sotto la lente degli investigatori, in via Guelfa a Firenze, è stato rintracciato uno dei rapinatori. Fermato nell’immediatezza e condotto presso il Comando Compagnia di Oltrarno, ha ammesso subito le sue responsabilità.

L’acquisizione di informazioni mirate e i dati tecnici forniti dai tabulati telefonici, appena un paio d’ore più tardi, hanno permesso di rintracciare e fermare presso un centro di accoglienza per minori stranieri non accompagnati di Calenzano anche gli altri tre rapinatori, incastrati anche dal rinvenimento all’interno dei loro armadi degli abiti indossati il giorno dell’aggressione.

Tutti e quattro i malviventi risultano minorenni e due di essi già gravati da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio.

I dati tecnici emersi in tarda notte, successivamente agli arresti, hanno permesso di chiudere definitivamente il cerchio con il recupero dello smart-phone violentemente sottratto alla vittima.

Il cellulare, che la stessa sera della rapina, attraverso un doppio passaggio era stato ceduto per 40 Euro, era finito nelle mani di un incauto acquirente di nazionalità marocchina che, all’esito dell’attività di polizia, è stato denunciato a piede libero per il reato di incauto acquisto.

I quattro rapinatori, tutti sottoposti a fermo di polizia giudiziaria, sono stati tradotti presso l’Istituto Penitenziario per i Minorenni di via Orti Oricellari, a disposizione della Procura della Repubblica per i Minorenni di Firenze che coordina le indagini.  

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