Vigan Mustafa si rimette in gioco - intervista

Alla caccia del titolo italiano per se stesso e Firenze

Massimo
Massimo Capitani
31 gennaio 2018 19:03
Vigan Mustafa si rimette in gioco - intervista

Basta guardare il record di Vigan Mustafa - Vigan Mustafa boxerec - un attimo per notare il salto di più di 5 anni fra l’incontro del 2011 e quello del rientro disputato nel 2016. Nel 2011 Vigan subì un brutto KO e dopo quell’episodio, che lui chiama “incidente”, ha dovuto mettere a fuoco molti aspetti della sua vita e del pugilato, che poi l’hanno convinto a tornare, a riprovarci. Capiamo il perché e come si è preparato per disputare il match tricolore contro Ciriani.

Il rientro: “Sono ritornato per me stesso e non per dimostrare niente a nessuno. Il match del 2011 mi aveva lasciato dentro l’amarezza, la sconfitta era arrivata improvvisa, a pochi secondi di un incontro di cui avevo vinto tutte le riprese. Ho trovato fiducia in me stesso e sono ripartito, in questo mi ha aiutato la mia attività di istruttore che svolgo alla palestra Olympus da quasi 5 anni. Se poi riesco a portare il titolo di campione d’Italia a Firenze ben venga, altrimenti va bene lo stesso, che vinca il migliore”.

“Ho messo insieme tre match dal 2016, non sono tanti ma purtroppo fare attività e' difficile in Italia, così come per fare i guanti. Per prepararmi ho fatto delle sessioni a Pisa con dei ragazzi professionisti di MMA e poi sono andato a Torino da Maurizio Lovaglio. Con lui ho combattuto 3 volte dal 2007 al 2010 e siamo rimasti in contatto. È un ambiente ottimo, belle persone. Ora che si avvicina il match mi dedico alla fluidità ed alla tecnica con i mie Maestri, mio fratello Ilir e Cristiano Mazzoni”.

Come hai trovato la situazione del pugilato italiano al tuo rientro?: “Peggiore di una decina di anni fa, come sponsor ed anche in generale”.

Il match con Ciriani: “lui è un ragazzo forte, credo che farà un match fisico cercando la battaglia; mentre io dovrò mettere in pratica la mia boxe più tecnica, entrare ed uscire velocemente dalle trattorie dei colpi”.

Ringraziamenti: “ci tengo a ringraziare gli avvocati Augusto Dossena e Simone Valenti, per il loro impegno nel passato. Voglio ricordare il preparatore atletico Massimiliano Ferri, per quello che ha fatto ed ha continuato a fare per me in tutto questo tempo. Sono grato anche all’amico Simone Vannuzzi, senza il quale questo evento non si sarebbe potuto fare. E naturalmente ringrazio la mia famiglia”.

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