Videolettera: "Caro Matteo, così l'articolo 18 mi ha salvato"

Lavoratori raccontano la propria storia a Renzi. Intanto c'è preoccupazione da parte dei lavoratori della Sabo ammortizzatori di Vicchio dopo la notizia che non saranno rinnovati i contratti di solidarietà

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 settembre 2014 20:05
Videolettera:

FIRENZE - A qualcuno ha salvato il posto di lavoro l'articolo 18. Mentre una ragazza  a Partita Iva chiede come la sua complessa condizione debba trovare soluzioni nei provvedimenti previsti nel Jobs Act. 

Sono alcune “Videolettere inviate a Matteo Renzi”, tramite Youtube - realizzato dalla Camera del lavoro di Firenze - che risponde a quello del premier rivolto al sindacato. 

"L'obiettivo della “Videolettera” - fanno sapere dal sindacato - è invitare Matteo Renzi a non dimenticare cosa può significare per le persone lo Statuto dei lavoratori e che esiste un mondo di lavoratori a Partita Iva che ha il diritto di essere ascoltato".

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Intanto proseguono le situazioni drammatiche nelle aziende del territorio. I rappresentanti dei lavoratori della Sabo ammortizzatori srl hanno incontrato il sindaco di Vicchio. 

In una nota si legge: "Dopo l'annuncio della volontà della dirigenza di non rinnovare i contratti di solidarietà in scadenza, ma di mettere in mobilità 10 operai, i lavoratori hanno dichiarato lo stato di agitazione e questa mattina la RSU accompagnata da Yuri Vigiani della Fiom Cgil di Firenze è stata ricevuta dal Sindaco di Vicchio, Roberto Izzo assieme al Presidente del Consiglio Comunale, Marco Gasparrini, mentre il resto dei lavoratori è rimasto in presidio fuori dal palazzo comunale". 

Yuri Vigiani ha commentato l'incontro col primo cittadino in questo modo: “Abbiamo espresso al Sindaco tutte le nostre perplessità rispetto alla condotta tenuta dall'azienda, rimarcando a più riprese la nostra volontà a riaprire in tutti i modi il confronto. La nostra preoccupazione non si limita solo ai 10 esuberi annunciati, ma si estende anche a coloro che rimarrebbero poiché sarebbe impossibile con i numeri rimanenti, riuscire a mantenere il ciclo produttivo inalterato. Abbiamo inoltre rimarcato il fatto che l'azienda si è presentata al tavolo dicendo che non avrebbe più immesso capitali ma che la loro volontà era di rimanere presenti sul mercato della produzione. Nella realtà la Sabo chiuderà presumibilmente il bilancio 2014 in perdita ed avrà dunque la necessita di immettere nuova linfa nell'attività per poter ripartire nel 2015 ed alla luce di tutto ciò ci chiediamo come possa fare un'azienda a sostenere una ristrutturazione forzosa per 10 unità se dichiara di non voler più ricapitalizzare? Chiediamo che l'azienda riveda le sue posizioni.

I lavoratori della Sabo hanno diritto non solo di essere ascoltati ma, in quanto contribuenti degli ammortizzatori sociali ordinari, hanno anche il diritto a beneficiarne. Ringraziamo il Sindaco per aver espresso tutta la sua preoccupazione per la vicenda e dichiarato fin da subito la vicinanza sua e dell'Amministrazione ai lavoratori della Sabo, dicendosi disposto a fare tutto quanto è nelle sue possibilità per risolvere la difficile situazione". 

https://www.youtube.com/watch?v=2qEhVbE9RJw&feature=youtu.be
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